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Tracce di memoria, incertezza del presente e rischio di distruzione all’interno della mostra Never Forget Aleppo

Inaugura domani alle ore 18.30 presso la Fondazione Forma di Milano la mostra fotografica di Paola Gennari Santori “Never Forget Aleppo – tracce, memorie e testimonianze”, curata da Ludovico Pratesi e realizzata in partnership con Oxfam Italia, l’organizzazione che assiste i profughi siriani in Libano e in Giordania....

Domani alle 18.30 inaugurazione della mostra fotografica di Paola Gennari Santori, in esposizione presso la Fondazione Forma di Milano fino al 20 gennaio

 

MILANO – Inaugura domani alle ore 18.30 presso la Fondazione Forma di Milano la mostra fotografica di Paola Gennari Santori “Never Forget Aleppo – tracce, memorie e testimonianze”, curata da Ludovico Pratesi e realizzata in partnership con Oxfam Italia, l’organizzazione che assiste i profughi siriani in Libano e in Giordania. Oltre alla fotografa e al curatore, nel corso della serata interverranno Riccardo Bocco, professore di Sociologia Politica al Graduate Institute for Development and International Studies di Ginevra, esperto di Medioriente, Marilù Lucrezio, giornalista della redazione Esteri del TG1, inviata di guerra, e Laura Bassetti di Oxfam Italia.

 

ALEPPO TRA PASSATO E PRESENTE – La mostra  esplora la memoria, le tracce visibili e quelle più segrete di Aleppo, seconda città della Siria, patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, dove oggi si registrano i combattimenti più violenti di una guerra civile drammatica e devastante. Luoghi e atmosfere di una delle città più colpite e martoriate del Paese vengono narrati secondo un itinerario visivo che – alla luce degli eventi attuali – si carica di ulteriori significati e mette in connessione il passato con un presente all’insegna dell’incertezza.

 

LE IMMAGINI: LUOGO DELLA MEMORIA – Le  immagini,  scattate da  Paola Gennari Santori, sottolineano da una parte l’importanza di un luogo che fa parte dell’eredità storica e culturale universale e dall’altra i rischi di distruzione di una città dalla storia millenaria, causati da un conflitto sanguinoso. Uno sguardo su Aleppo che ha anche lo scopo di mantenere alta l’attenzione sull’emergenza umanitaria in atto nel Paese. La mostra vuole infatti stimolare una riflessione sulla necessità di narrare ciò che le vittime di un’emergenza umanitaria portano dentro sé  e testimonia il valore delle immagini come strumento di trasmissione della memoria. “Mi sono allontanata dalla tradizionale rappresentazione dello spazio urbano – dice l’autrice degli scatti – e ho cercato di narrare il genius loci della città, i suoi spazi, le sue architetture, ma anche la magia dei ricordi, di tutto quello che può entrare nella borsa di una persona quando deve lasciare la sua casa e il suo Paese.”

 

UN AIUTO CONCRETO DI FRONTE ALLA CRISI UMANITARIA – La mostra racconta così le storie di chi ha lasciato indietro tutto, eppure è ancora capace di guardare avanti, di chi è costretto ad accettare un’ospitalità forzata, a sentirsi straniero a pochi chilometri da casa, quelle storia che gli operatori Oxfam Italia leggono ogni giorno nei volti delle persone. “Non possiamo riallacciare vincoli e rapporti personali che la guerra ha reciso, ma possiamo dare presente e speranza – dice Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia – Oxfam è stata fondata per prestare soccorso ai più vulnerabili durante le emergenze, ed è intervenuta immediatamente, di fronte a una crisi umanitaria come quella derivante dall’escalation della guerra civile in Siria, fornendo un aiuto concreto alle vittime in fuga nei paesi vicini. Siamo in grado di farlo perché negli anni abbiamo investito per aiutare le organizzazioni locali a rafforzare la propria capacità di rispondere alle emergenze, e proprio per questo possiamo dare speranza: perché, una volta che l’emergenza sarà finita, saremo al loro fianco nella ricostruzione.”

 

IL PROGETTO – Il progetto “Never Forget Aleppo” è stato concepito da Alphabethic, il format ideato da Paola Gennari Santori e da Francesca Mangano, nato con l’obiettivo di narrare e analizzare concetti e temi attraverso una visione etica degli argomenti oggi più dibattuti dalla società civile.

 

11 dicembre 2012

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