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Scott Turow, ”L’accordo Amazon-Goodreads è un chiaro esempio di come si costruiscono i monopoli”

''Le mura che delimitano l'orto di Amazon stanno diventando ancora più alte''. Così Scott Turow ha commentato la recente notizia dell'acquisto di Goodreads da parte di Amazon sul blog di The Authors Guild, l'associazione americana di e per gli autori di cui lui è presidente...

Riportiamo il commento dello scrittore best seller statunitense alla notizia dell’acquisizione di Goodreads da parte di Amazon, pubblicato sul blog di The Authors Guild, l’associazione da lui presieduta

MILANO – “Le mura che delimitano l’orto di Amazon stanno diventando ancora  più alte”. Così Scott Turow ha commentato la recente notizia dell’acquisto di Goodreads da parte di Amazon sul blog di The Authors Guild, l’associazione americana di e per gli autori di cui lui è presidente. Turow definisce questa operazione “l’ennesimo, devastante atto di acquisizione verticale” messo in pratica dal colosso.


IL MONOPOLIO DI AMAZON
– Goodreads infatti, celebre social network per i libri, come rileva l’autore è l’unico competitor di Amazon di ragguardevoli dimensioni per quanto riguarda le recensioni librarie, “un sito noto per la profondità e la mole dei giudizi critici redatti dagli utenti. Il passaparola tra lettori che hanno gusti simili sembra essere il Santo Graal del commercio di libri online”, prosegue Turow. “E grazie alla combinazione del database delle recensioni di Goodreads con quello di Amazon in cui è registrato lo storico degli acquisti fatti dai lettori, il controllo di Amazon sul mercato online del libro si profila incontrastabile.”


CONTROLLARE L’INFORMAZIONE PER GUIDARE LE VENDITE
– “L’acquisizione di Goodreads da parte di Amazon è un esempio da manuale di come si costruiscano i moderni monopoli nel mondo di internet”, scrive Turow. “Il segreto è eliminare o assorbire i competitor prima che diventino una reale minaccia. Con i suoi 16 milioni di iscritti, Goodreads sarebbe potuto facilmente diventare un concorrente nella vendita di libri on line, o avrebbe potuto giocare un ruolo nell’indirizzare i clienti a un sito diverso da Amazon. Amazon invece ha sfruttato questo potenziale a suo vantaggio e ha messo a tacere un sito che stava velocemente diventando un punto di riferimento per le recensioni on line, attirando molto più di Amazon l’attenzione di chi andava in cerca di discussioni e giudizi disinteressati riguardo ai libri. Come sanno da sempre i pubblicitari, la chiave per riuscire a guidare le vendite è controllare l’informazione”.


UNA MINACCIA DISINNESCATA
– La conclusione di Turow è lapidaria: “Come piattaforma indipendente, con i suoi 16 milioni di membri, rappresentava una seria minaccia per Amazon. Ora non più”.

21 aprile 2013

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