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Notte degli Oscar 2014, i film in lizza per la statuetta tratti dai libri

Mancano poche ore alla notte degli Oscar, il premio cinematografico per antonomasia, uno dei più importanti a livello mondiale. I premi vengono conferiti dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences...

Dal favoritissimo “12 anni schiavo” a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, ecco i film finalisti della notte degli Oscar la cui trama è ispirata ad opere letterarie

MILANO – Mancano poche ore alla notte degli Oscar, il premio cinematografico per antonomasia, uno dei più importanti a livello mondiale. I premi vengono conferiti dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione professionale onoraria costituita da personalità che hanno portato avanti la loro carriera nel mondo del cinema quali attori, registi, produttori e tanti altri. Tra i film favoriti a conquistare più statuette, i film ‘American Hustle’ e ’12 anni schiavo’, due pellicole candidate a fare incetta di premi. Proprio quest’ultimo film è una delle pellicole tratte da romanzi ed opere letterarie. Conosciamo meglio il film diretto da Steve McQueen e gli altri finalisti della notte degli Oscar la cui trama è ispirata ad opere letterarie.

12 anni schiavo. Il film ha ricevuto ben 9 nominations: tra cui quelle di miglior film,  miglior regia (Steve McQueen),  miglior attore protagonista (Chiwetel Ejiofor), miglior sceneggiatura non originale e miglior scenografia. Il film è tratto dall’omonima autobiografia di Solomon Northup pubblicata nel 1853, nella quale l’autore, apprezzato musicista e artigiano di Saratoga Springs, marito e padre di famiglia, racconta come all’improvviso si ritrova in un incubo: drogato e derubato dei documenti, è incatenato e venduto a un implacabile mercante di schiavi di nome Freeman. Viene imbarcato su una nave che lo porta in Louisiana, dove finirà alla mercé di una serie di proprietari terrieri. Ma ogni volta si rifiuta di soccombere alla disperazione e all’assurda sopraffazione di cui è caduto vittima, aggrappandosi a una sola certezza: è stato, è e tornerà ad essere un uomo libero.

Philomena. Il film di Stephen Frears ha ricevuto quattro nomination all’Oscar: Miglior film, Miglior attrice protagonista (Judi Dench), Miglior sceneggiatura non originale (Steve Coogan e Jeff Pope), Miglior colonna sonora (Alexandre Desplat). Il film è basato sul romanzo di Martin Sixsmith intitolato “The Lost Child of Philomena Lee”, pubblicato in Italia da Edizioni Piemme con il titolo Philomena, in concomitanza con la distribuzione del film. Il romanzo racconta la storia di Philomena Lee, donna irlandese che viene costretta ad abbandonare il proprio figlio dopo averlo partorito in un convento. Dopo mezzo secolo, però, Philomena Lee insieme al giornalista Martin Sixsmith si mette alla ricerca del figlio, che è stato affidato a una famiglia americana. 

Il lupo di Wall Street. La pellicola diretta e prodotta da Martin Scorsese si è aggiudicata ben 5 nomination agli Oscar 2014 (miglior film, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale). La pellicola è tratta dall’autobiografia di Jordan Belfort, un broker finanziario di Wall Street, trovatosi alla fine degli anni Novanta in un turbinio fatto di soldi, droga, sesso e una vita senza scrupoli che lo ha portato a truffare migliaia di investitori e venire poi arrestato dall’FBI.

Il grande Gatsby. La pellicola diretta di Baz Luhrmann è la quarta trasposizione cinematografica del romanzo, dopo una versione muta del 1926 andata perduta, una seconda del 1949 e una terza, più famosa, del 1974. Il film è in lizza alla notte degli Oscar per la miglior scenografia. Interpretato da Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire, il film è tratto dal romanzo omonimo di Francis Scott Fitzgerald. La storia è ambientata negli anni ’20, con il protagonista e narratore che racconta la sua vita e il rapporto con il misterioso Jay Gatsby.

La Grande Bellezza. Il film diretto da Paolo Sorrentino concorre agli Oscar come miglior film straniero. Dopo il successo del romanzo “Hanno tutti ragione” nel 2010, Sorrentino torna alla ribalta con questo libro e film che vede protagonista Jep Gambardella, giornalista acclamato e richiesto, affascinante sciupafemmine. Autore quaranta anni prima de “L’apparato umano”, Jep era stato osannato dalla critica e definito la nuova promessa. Ma gli anni passano e Gambardella non ha pubblicato altro non riuscendo a superare il blocco della pagina bianca. Per mascherare il suo fallimento letterario si erge ad arbiter elegantiarum apparentemente cinico e disilluso di una Roma sguaiata, tra feste, balli e improbabili performance.

1 marzo 2014

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