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Ministro Carrozza, ”In estate meglio leggere un libro che fare i compiti”

''Leggere è un piacere che non va imposto'' è una delle affermazioni che spesso ricorre nel corso delle nostre interviste ad addetti ai lavori, autori, critici. Ci fa piacere constatare che oggi anche le istituzioni inizino ad accorgersene. Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza...
In un’intervista al Messaggero, il ministro dell’Istruzione spiega come durante le vacanze i ragazzi abbiano più bisogno di avvicinarsi alla lettura piuttosto che studiare
 
MILANO – “Leggere è un piacere che non va imposto” è una delle affermazioni che spesso ricorre nel corso delle nostre interviste ad addetti ai lavori, autori, critici. Ci fa piacere constatare che oggi anche le istituzioni inizino ad accorgersene. Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza in una recente intervista al Messaggero ha consigliato ai ragazzi, e quindi indirettamente anche ai loro insegnanti, l’importanza di passare vacanze alla scoperta del piacere di leggere, senza compiti imposti e svolti in maniera meccanica, spesso senza ragionamento. “Un bravo insegnante è quello che stimola la curiosità e incoraggia la scelta – ha affermato il ministro – Sarebbe bello che ad ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze. Dobbiamo insegnare il valore della scelta.
 
RISTRUTTURARE L’UNIVERSITA’ – Ministro dell’Istruzione e prima ancora rettore dell’Istituto Sant’Anna di Pisa, scuola di eccellenza, Maria Chiara Carrozza spiega nell’intervista come la passione per lo studio sia arrivata con l’università. “Rispetto all’estero, in Italia non si lascia abbastanza libertà ai giovani nell’università – afferma la Carrozza – È troppo strutturata e troppo gerarchica. Il professore anziano fa da tappo. E negli enti di ricerca non c’è sufficiente turn over. Per cambiare le cose, chi vince un progetto europeo dovrebbe poter essere chiamato dall’università senza passare per concorsi nazionali. 
 
L’EDILIZIA SCOLASTICA PRIMA DEGLI EBOOK – Nel corso dell’intervista, il ministro Carrozza spiega anche perché si è scelto di rinviare l’adozione dell’E-book nelle scuole. “Il presupposto è portare Internet in tutte le scuole, non si può andare avanti con pochi esempi pilota. Anche qui, poi, bisognerà formare gli insegnanti. La priorità, comunque e per il momento, è investire in edilizia scolastica. La qualità dell’apprendimento dipende anche dall’ambiente nel quale studi. Ci sono studi che lo dimostrano. Prima si interviene nell’edilizia poi sul resto”. Infine, un invito rivolto a tutti a prendere coscienza dell’importanza dell’istruzione e delle risorse umane, rappresentate dai giovani. “Serve un atto di coraggio, perché soldi non ce ne sono e quelli che ci sono dovrebbero andare all’istruzione. I nostri giovani possono salvare questo Paese. Ma se li mandiamo tutti via, siamo finiti”.
 
25 luglio 2013
 
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