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La Parigi di Brassaï in mostra a Genova

250 fotografie vintage e una proiezione per raccontare la storia eccezionale di una passione: quella di Brassaï per Parigi.

MILANO – Un’anima catturata dal fascino e dalla magia di Parigi. Brassaï, il fotografo nato in Transilvaia e arrivato nella capitale francese nel 1924 dopo gli studi d’arte a Berlino, è il protagonista della mostra “Brassaï pour l’amour de Paris” allestita a Palazzo Ducale a Genova. Il suo pensiero si concentra nel trasformare il reale in decoro irreale. Egli ricerca gli oggetti più ordinari e ne trasforma il significato, osa giustapposizioni insolite e defamiliarizza la percezione togliendo il reale dal suo contesto. La città marinara dedica allo scrittore, fotografo e cineasta Brassaï una mostra con 250 fotografie vintage e una proiezione per raccontare la storia eccezionale di una passione coltivata per oltre cinquant’anni: Parigi, nella sua totalità.

LA NOTTE, PROTAGONISTA DEI SUOI SCATTI – Brassaï inizia a braccare nella luce notturna della città una Parigi insolita, sconosciuta e disprezzata. Durante le sue lunghe passeggiate che lo portano solo o in compagnia di Henry Miller, Blaise Cendrars e Jacques Prévert, complici nell’alimentare le sue curiosità, rende visibili le umili prostitute dei quartieri “caldi” o i lavoratori della notte alle Halles, trasforma il rigore classico dell’architettura parigina in scene particolari e fissa l’insolita bellezza delle silhouettes fuggitive, delle illuminazioni accecanti o delle nebbie della Senna.

PASSIONI CONDIVISE – Nel 1932, Picasso impressionato dal lavoro di Brassaï gli affida il compito di fotografare la sua opera scultorea fino ad allora sconosciuta e che deve essere pubblicata nel primo numero di una nuova rivista d’arte: Le Minotaure. I due artisti scoprono di avere dei gusti e delle affascinazioni in comune che hanno segnato il loro lavoro: le atmosfere sensuali delle Folies Bergères, e non è sorprendente per questi innamorati delle forme femminili, o quelle sempre misteriose delle feste delle fiere nelle quali regnano cartomanti e indovini. Tra tutti questi spettacoli, quello che attira maggiormente la loro attenzione è certamente il circo. Qui vi ritrovano la bellezza dei corpi umani e la virtuosità degli sforzi fisici, il dialogo tra la bestia e l’uomo, il senso dell’equilibrio e il gusto per il mistero.

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IL FASCINO E LA VITA DI PARIGI – Scopritore infaticabile della Parigi notturna, Brassaï non è insensibile al fascino della capitale alla luce del giorno. Egli passa da un quartiere all’altro e analizza le specificità di ciascuno. Mentre documenta le vita reale di questi spazi, sa anche catturare lo spirito di ogni quartiere di Parigi: la folla elegante di rue de Rivoli, i passanti davanti ai negozi dei Grands Boulevards, i carbonai lungo la Senna a Bercy, ma anche l’imponenza dei monumenti, la torre Eiffel, l’Arco di trionfo e soprattutto Notre-Dame e i suoi doccioni zoomorfi che rappresenta di giorno come di notte. Così, da qualsiasi lato si guardi il suo lavoro, vi si ritrova Parigi, sempre Parigi.

 

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