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In Italia nasce una scuola internazionale sul patrimonio culturale

Far tornare lโ€™Italia al suo antico splendore storico, artistico e culturale; un sogno da inseguire e in cui credere. Sembra che Franceschini si muova in questa direzione, pur riconoscendo una situazione critica innegabile. A dimostrazione di quanto la nostra Penisola...

Franceschini annuncia l’istituzione di una scuola internazionale sul patrimonio culturale, post laurea, che sarà aperta fra un paio d’anni per ospitare studenti che, da tutto il mondo, vorranno approfondire in Italia le loro conoscenze tecniche su restauro, archeologia, storia dell’arte e architettura.

 
MILANO – Far tornare l’Italia al suo antico splendore storico, artistico e culturale; un sogno da inseguire e in cui credere. Sembra che Franceschini si muova in questa direzione, pur riconoscendo una situazione critica innegabile. A dimostrazione di quanto la nostra Penisola voglia emergere dalle brutture c’è la notizia data dal ministro dei Beni culturali durante la conferenza che si è tenuta qualche giorno fa a Milano e che ha visto riuniti 83 ministri della cultura provenienti da tutto il mondo. Nascerà in Italia una scuola internazionale sul patrimonio culturale, gestita dal ministero, ‘che offrirà agli studenti di tutto il mondo di venire in Italia per completare il proprio percorso formativo in campi come l’archeologia, la storia dell’arte e la musica’ ha detto Dario Franceschini, alla Fondazione Prada a Milano. ”Almeno un paio di anni perché la scuola parta”, ha detto.

 
L’ECCELLENZA ARTISTICA E LEGISLATIVA ITALIANA – ”Sarà uno strumento molto importante di relazioni internazionali. Nel frattempo, già da fine anno, partirà un progetto identico realizzato in collaborazione con l’Istituto per il restauro, l’Opificio delle Pietre dure, l’Istituto Nazionale per la Grafica‘. Secondo Franceschini, l’Italia ‘ha una legislazione sulla tutela tra le più antiche, che risale al 1939, e una struttura di tutela del patrimonio, che viene copiata e imitata da tutto il mondo. Chiaramente, come in tutti i campi, ci sono quelli che fanno bene e quelli che fanno male, ma l’Italia è riconosciuta come un luogo di formazione di eccellenza, dal restauro alla storia dell’arte, dall’architettura all’archeologia’.
 
CONDANNA AL TERRORISMO CULTURALE – La conferenza internazionale dei Ministri della Cultura del 31 luglio e 1° agosto a Expo Milano ha concluso i suoi lavori approvando una dichiarazione congiunta sottoposta ai delegati dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. “I ministri – si legge nel testo della Dichiarazione di Milano – esprimono la loro più ferma condanna all’uso della violenza contro il patrimonio culturale mondiale ed esortano al rispetto ed alla tolleranza reciproca quale strumenti idonei al dialogo fra i popoli. Essi esprimono – prosegue la dichiarazione – la loro solidarietà alle nazioni colpite da catastrofi naturali. Per questo – si legge nella conclusione – esortano la comunità internazionale ad adoperarsi per la salvaguardia ed il recupero dei beni culturali”.

 

DIALOGO TRA CULTURE – “I ministri della cultura – recita inoltre la dichiarazione – rivolgono un appello alle Nazioni Unite e all’UNESCO affinché i principi del dialogo tra le culture, il rafforzamento della tolleranza ed il rispetto reciproco fra popoli e culture diverse siano mantenute al centro dell’azione della comunità internazionale”.

 

IL G83 DELLA CULTURA – Il Ministro dei beni e delle attività cultura e del turismo, Dario Franceschini alla vigilia della Conferenza internazionale dei Ministri della cultura “Cultura strumento di dialogo tra i popoli” che si è tenuta ilo 31 luglio e il 1 agosto, ha dichiarato: “Per la prima volta nella storia, su iniziativa italiana, si riuniscono i ministri della cultura di tutto il mondo. Domani a Milano saranno più di ottanta le delegazioni dei pesi che parteciperanno alla Conferenza internazionale dei ministri della cultura: un grande successo. Del resto, fuori dai nostri confini tutti riconoscono il ruolo guida dell’Italia nel settore della cultura non solo per il suo immenso patrimonio culturale ma anche per le straordinarie professionalità nei settori della ricerca, dello studio, della tutela, delle professioni legate al patrimonio. Ecco vorrei che anche gli italiani fossero consapevoli e orgogliosi di questo primato”.

4 agosto 2015

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