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”In erba”, il museo per bambini di Bellinzona raccontato dalla direttrice Loredana Bianchi

Il museo ''In erba'' di Bellinzona, in Svizzera, è un museo particolare che propone esposizioni legate al mondo dell'arte concepite per dei visitatori speciali: i bambini...

Nato nel 2010, il museo svizzero ‘In erba’, nel Canton Ticino, propone mostre gioco interattive, per stimolare la creatività e l’immaginazione dei piccoli visitatori

MILANO –  Il museo “In erba” di Bellinzona, in Svizzera, è un museo particolare che propone esposizioni legate al mondo dell’arte concepite per dei visitatori speciali: i bambini. Desidera sorprenderli, stupirli ed educarli in uno spazio creato apposta per loro, per iniziarli alla cultura giocando. La sua è una pedagogia originale, basata sul gioco per stimolare la sensibilità, la curiosità e la creatività dei giovani visitatori e prepararli così alla visita dei grandi musei di tutto il mondo. Giochi di osservazione, identificazione e immaginazione, manipolazioni permettono ai bambini di scoprire l’arte giocando. Del museo e della sua attività ci parla la direttrice Loredana Bianchi.

Quando e per volere di chi è nato questo museo?
Il Museo è stato aperto nell’ottobre 2010. È nato da una mia iniziativa che poi si è concretizzata in collaborazione con due altre co-fondatrici Stella Nessi e Graziella Angileri. È un Museo privato gestito dall’omonima Associazione, senza scopo di lucro. Per la sua gestione si basa sul volontariato. Il museo è riconosciuto dall’Associazione dei Musei Svizzeri (AMS).

Che tipo di mostre ospita e quali sono le mostre attualmente in corso?
È uno spazio didattico, quindi propone sempre mostre gioco interattive, per scoprire l’arte giocando, che arrivano a Bellinzona grazie alle collaborazioni con la Vallée de la Jeunesse di Losanna, Il Musée en Herbe di Parigi, il Centre Pompidou di Parigi e Il Dipartimento educativo MAMBO di Bologna. Attualmente è in corso la mostra interattiva ideata dal Musée en Herbe di Parigi “I buffi ritratti di Arcimboldo”.

C’è interesse da parte del pubblico svizzero per l’arte e la cultura?
Domanda difficile. Come credo in molte altre parti, ci sono persone molto interessate che seguono le proposte, altre che si lasciano coinvolgere, molti che non lo sono. È vero, come ovunque, che il grande nome famoso richiama grande pubblico, mentre la mostra più specifica di approfondimento viene spesso … sottovalutata. Lo stesso vale per i docenti: non tutti capiscono (soprattutto nel mondo attuale) l’importanza della scuola per avvicinare alla cultura proprio quei bambini che altrimenti resterebbero “discriminati” fin dalla più giovane età. Il senso di un museo per i bambini, così come dei dipartimenti didattici dei musei è di coinvolgere i futuri cittadini di domani, incuriosirli, per far sì che diventino anche frequentatore di Musei.

Quali sono i maggiori problemi che le istituzioni museali svizzere si trovano ad affrontare?
Non sono la persona adatta per rispondere perché dirigo un piccolo museo didattico. Da quello che sento le difficoltà sono legate alla frequentazione del pubblico e ai costi elevatissimi per l’allestimento di una mostra da una parte e i tagli finanziari del settore pubblico a cui va ad aggiungersi il fatto che la crisi fa la sua parte per complicare la ricerca di sponsor.  In realtà questi sono problemi, che in modo diverso toccano anche noi: a volte credo che dimentichiamo che la Svizzera è anche una piccola nazione, quindi con un potenziale di pubblico locale ridotto…

26 febbraio 2014

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