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I 5 libri più terrificanti della letteratura

Il 20 aprile del 1912 moriva il celebre scrittore irlandese Bram Stoker. Con il suo più famoso romanzo ha dato vita a un personaggio leggendario, destinato a influenzare la narrativa e la cinematografia dei decenni a venire...

Oggi ricorre l’anniversario di morte di Bram Stoker, ideatore di Dracula, il personaggio immortale il cui nome è diventato sinonimo di “vampiro”. Per l’occasione vi proponiamo i 5 libri dell’orrore più famosi di sempre

 

MILANO – Il 20 aprile del 1912 moriva il celebre scrittore irlandese Bram Stoker. Con il suo più famoso romanzo ha dato vita a un personaggio leggendario, destinato a influenzare la narrativa e la cinematografia  dei decenni a venire. Parliamo di Dracula, il misterioso conte vampiro che terrorizza le notti della Transilvania e dell’Inghilterra. Quale occasione migliore di questa per proporvi  i 5 libri dell’orrore più terrificanti di sempre?

 

DRACULA – Bram Stoker

Accompagnato da ininterrotta fortuna, riconfermata dal successo del film di Francis Ford Coppola, ‘Dracula’ di Bram Stoker è l’ultimo grande romanzo gotico e al tempo stesso, forse, il più famoso: spettrale, altero, spietato e sottilmente erotico, il pallido Conte (il cui nome è ormai sinonimo di vampiro) appartiene a quei pochi personaggi che entrano a far parte dell’immaginario collettivo, impongono un genere, divengono un simbolo. ‘Una figura’, notava Thomas Wolf, ‘che costringe a confrontarci con misteri primordiali: la morte, il sangue, l’amore e i loro reciproci legami’, cosicché ‘il risultato cui Stoker perviene è questo: ci fa comprendere attraverso la nostra esperienza, perché si dice che il vampiro sia invisibile allo specchio. Egli c’è, ma noi non lo riconosciamo, dal momento che il nostro stesso viso lo cela’. Introduzione di Riccardo Reim.

 

FRANKENSTEIN – Mary Shelley

Frutto perverso degli esperimenti di uno scienziato “apprendista stregone”, espressione di una visione apocalittica della scienza, la creatura di Frankenstein è tuttora la raffigurazione del “mostro” per eccellenza, materializzazione vivente delle nostre paure. Mary Shelley, cresciuta in un ambiente intellettuale di prim’ordine (nell’Inghilterra tra Sette e Ottocento), scrive – ispirandosi ai miti di Faust e Prometeo – uno dei più famosi bestseller di ogni tempo, che fin dal suo apparire (1818) suscita grandissima impressione e scandalo, guadagnandosi migliaia di lettori e rendendo di colpo famoso il nome della sua autrice. Oggi Frankenstein fa ormai parte (grazie anche alle numerosissime trasposizioni cinematografiche, fra cui ultimamente quella di Kenneth Branagh, con Robert De Niro, prodotta da Francis Ford Coppola) dell’immaginario collettivo: una “porta oscura” della nostra mente dietro la quale – come ebbe a scrivere J. Sheridan Le Fanu – «il mortale e l’immortale fanno prematura conoscenza».

 

RACCONTI DEL TERRORE – Edgar Allan Poe

Nei “Racconti del terrore”, Poe sviluppa i vari aspetti della più agghiacciante paura che vanno da quello esteriore e immediato a quello che scaturisce dall’incerto altalenare tra la vita e la morte a quello terrificante dell’ansia della sepoltura prematura. In questa raccolta spiccano ‘Una discesa nel Maelstrom’, dove il protagonista rimane sospeso per una interminabile ora sulla parete precipite dell’orribile gorgo; ‘La maschera della Morte Rossa’, dove appare la morte durante una mascherata di nobili riunitisi per sfuggire alla peste; o, infine, ‘La rovina della casa degli Usher’, dove l’acutezza morbosa dei sensi e le sensazioni innaturali di un giovane Usher verso la propria gemella ne determinano il declino e la morte.

 

LE MONTAGNE DELLA FOLLIA – Howard P. Lovecraft

Ambientato in Antartide, racconta quanto accaduto a una spedizione scientifica alle prese con reperti antichi milioni di anni. In una terra di ghiaccio e di morte senza tempo, il gruppo s’imbatte in campioni zoologici che, apparentemente, non provengono da questo pianeta. Le difese della razionalità illuminista cadono, una a una, di fronte all’impossibilità di spiegare con la logica il quadro che inesorabilmente si prefigura. Una serie di colpi di scena da incubo spingono i protagonisti sull’orlo della pazzia e l’avventura finisce in tragedia, catapultando il lettore in un mondo visionario dominato dal terrore e dall’angoscia. La nuova traduzione resta il più possibile fedele al testo originale, senza semplificazioni né asciugature, conservando il ritmo glaciale e ipnotico della prosa lovecraftiana.

 

IT – Stephen King

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricompare a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano la famiglia e il proprio lavoro per tornare a combatterlo. E l’incubo ricomincia. Un viaggio illuminante lungo l’oscuro corridoio che conduce dagli sconcertanti misteri dell’infanzia a quelli della maturità.

 

20 aprile 2015

 

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