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I 1000 quadri più belli di tutti i tempi, un archivio social di oltre diecimila opere

''I 1000 quadri più belli di tutti i tempi'' nasce dall'intuizione di Sigfrido, grande appassionato di arte e di musica che tre anni fa ha fondato questa pagina seguita oggi da oltre 340.000 fans...

Concludiamo la settimana con l’intervista a ”I 1000 quadri più belli di tutti i tempi”, dopo aver intervistato i ragazzi di Finestre sull’Arte e Claudia di Art’è. Come le due precedenti, anche questa pagina Facebook parte dall’amore personale per l’arte e dalla voglia di condividere con gli altri le proprie passioni

MILANO – ”I 1000 quadri più belli di tutti i tempi” nasce dall’intuizione di Sigfrido, grande appassionato di arte e di musica che tre anni fa ha fondato questa pagina seguita oggi da oltre 340.000 fans. Anche a lui abbiamo chiesto cosa ne pensa dell’attuale situazione artistica italiana e quali possono essere le soluzioni per migliorarla. E Sigfrido, in ultima battuta ci ha riposto che: «Quando scatta la passione per l’arte poi arde da sola. A noi spetta il tentativo di accendere la fiamma». Qui e qui potete leggere le nostre ultime due interviste.

I 1000 quadri più belli di tutti i tempi. Una community da quasi 341.000 persone. Quando e come nasce questo progetto? La pagina nasce nel novembre del 2011. L’idea iniziale, dopo aver seguito per anni blog e forum di pittura, era quella di riunire ed organizzare le mie opere preferite e in generale quelle più significative della storia della pittura. Da allora l’idea si è ampliata e ha vissuto diverse fasi. Le opere proposte sono diventate oltre 10.000, non solo quadri in senso stretto ma anche affreschi, disegni fino anche a sculture e opere architettoniche. Nel tempo sono stato affiancato da altre persone, tutti grandi appassionati e oggi c’è una piccola ma attiva redazione alle spalle della pagina. Ognuno porta i propri contributi secondo gusti, sensibilità e preparazione personale.

Il progetto nasce “social” e poi diventa anche un sito web. Quindi, quale è il ruolo della tecnologia nella diffusione e promozione dell’arte? E’ vero, circa due anni fa la pagina Facebook è diventata anche un sito, millequadri.it che però purtroppo da qualche mese ha fermato le pubblicazioni. Era uno sbocco naturale quello di creare un blog, sui social si è sballottati dalle scelte della piattaforma. Ogni tanto Facebook cambia le funzionalità o il layout della pagina e noi gestori siamo costretti ad inseguire, ad adattarci agli aggiornamenti. Inoltre la politica di Facebook è sempre più orientata al pagamento della promozione dei post, cosa che una pagina amatoriale e non commerciale come la nostra non può sostenere. In pratica abbiamo oltre 340.000 fans ma è come se ne avessimo 30.000. Solo un 10% dei fans viene effettivamente raggiunto dai post. Per raggiungerli tutti occorre pagare. A parte questo Facebook resta una piattaforma formidabile, è impressionante la capacità virale nel far girare una notizia, anche inerente il mondo dell’arte, penso ad esempio a quando venne annunciato l’arrivo in Italia della “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer.

Ad oggi, sono solo i grandi nomi dell’arte ad attrarre folle di visitatori all’ingresso delle gallerie o dei musei. Come mai? Soluzioni e consigli? L’esempio di Vermeer è calzante. In quell’occasione l’organizzazione di mostra Linea d’Ombra è riuscita a trasformare la ragazza con l’orecchino di perla in una star. Il suo arrivo in Italia ha suscitato il clamore di una star del cinema o della musica. Come mai certi artisti radunino folle nei musei ed altri no resta per me un parziale mistero. E’ probabile che nell’immaginario collettivo alcuni artisti abbiano fatto breccia più di altri; per questioni emotive (il “folle” Van Gogh ad esempio) ma anche di immediatezza e gradevolezza (gli impressionisti in generale). L’esperienza sulla nostra pagina Facebook ci dice che la maggior parte del pubblico italiano risponde all’arte soprattutto sul piano emotivo che è un approccio legittimo ma non penso possa essere l’unico. Occorre certamente una maggiore educazione all’arte per poterla apprezzare a più livelli. Da parte nostra cerchiamo di alternare opere più immediatamente fruibili con altre più complesse e dove possibile cerchiamo di portare anche dei contenuti a supporto dell’immagine.

Qual è, ad oggi, la reale situazione dell’Arte in Italia? Sul piano del pubblico vale quanto detto prima. La sensazione è che non ci meritiamo un patrimonio artistico inestimabile come quello conservato in Italia. Occorre decisamente un innalzamento della conoscenza della materia agendo ad ogni livello. Vanno benissimo i social network ma l’azione fondamentale deve partire dalla scuola. Bene anche iniziative come i musei gratis la prima domenica del mese (decreto in vigore da luglio 2014). Sul piano artistico la sensazione è che siamo provincia dell’impero. Tempo fa ci scrisse un giovane pittore disperato, voleva andarsene dall’Italia e ci chiedeva un consiglio, se era meglio emigrare negli Stati Uniti, in Australia o in Cina. Non voleva andare a Parigi, Berlino o Londra ma proprio dall’altra parte del mondo. Mi pare significativo.

I giovani e l’arte: che rapporto c’è? Secondo voi, quali potrebbero essere gli strumenti e le iniziative più adatte per avvicinare questi due mondi? In particolare, che ruolo hanno riviste, blog e community del settore? I giovani di oggi hanno strumenti potentissimi come il web che le generazioni precedenti (come la mia) non potevano immaginare. Personalmente mi sono appassionato alla pittura sfogliando avidamente un numero ristretto di libri d’arte. Ora con il web tutti i musei e le gallerie del mondo sono accessibili. Ma vale quello che penso anche per la musica. Da grande appassionato, da ragazzo collezionavo dischi, i classici 33 giri, ma erano forse 100 o 200 in tutto, acquistati e sudati, uno ad uno. Ora un ragazzino può accedere gratuitamente alla discografia completa di qualunque artista. E’ un’opportunità ma si rischia di perdersi e gustare poco l’infinità di materiale e di informazioni accessibili dal web. La nostra pagina è seguita anche da giovani, lo dimostra il gradimento della nostra rubrica SOS maturità (da tre anni prima degli esami a giugno lanciamo un SOS rivolto agli studenti nel panico per le tesine d’esame). Un altro modo per avvicinarli sono i quiz, i sondaggi e le votazioni che proponiamo. Sono forme di intrattenimento che però possono aprire una breccia. Quando scatta la passione per l’arte poi arde da sola. A noi spetta il tentativo di accendere la fiamma. E’ arduo, ma è una sfida!

11 luglio 2014

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