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Fotografia e video-arte nella mostra ”Artisti dal Mediterraneo”, in questi giorni a Milano

La mostra ''The sea is my land. Artisti dal Mediterraneo'' realizzata in occasione del centenario di BNL Gruppo BNP Paribas con la curatela di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis...

La mostra ”The sea is my land. Artisti dal Mediterraneo” a cura di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis e realizzata da BNL Gruppo BNP Paribas, arriva a La Triennale di Milano, dopo esser stata presentata lo scorso anno al MAXXI di Roma. Attraverso il linguaggio della fotografia e della video-arte, la mostra indaga l’area del Mediterraneo dal punto di vista degli artisti che la abitano

MILANO – La mostra ”The sea is my land. Artisti dal Mediterraneo” realizzata in occasione del centenario di BNL Gruppo BNP Paribas con la curatela di Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis ha aperto i battenti il 17 giugno e sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 24 agosto, presso gli spazi della Triennale di Milano.

LA MOSTRA – L’esposizione riunisce 140 lavori di 23 artisti, provenienti dai Paesi bagnati dal “Mare Nostrum”, proponendo una ricognizione artistica che si sviluppa lungo 46.000 km di costa, lambendo tre continenti (Europa, Asia e Africa) e due emisferi culturali, l’occidentale e l’orientale. Dalla Siria ad Israele, dalla Spagna all’Algeria passando per l’Egitto e l’Albania, l’obiettivo di “the sea is my land” è quello di evidenziare, attraverso il codice universale delle immagini, l’incessante metamorfosi del Mediterraneo, territorio di dialogo dove l’arte, con il suo linguaggio universale, oltrepassa le barriere socio-culturali, il pluralismo religioso, le diaspore etniche, a favore di una comunicazione articolata e poliedrica tra le parti coinvolte. Il Mediterraneo, come ricorda anche la sua etimologia, “in mezzo alle terre”, è da sempre, infatti, lo snodo cruciale di complessi meccanismi sociali e culturali, di molteplici ideologie, che ne fanno una perenne fonte d’ispirazione per l’arte.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Giangiacomo Feltrinelli Editore, la cui particolarità è l’associazione di ogni artista a un brano letterario: a ciascuno di loro è stato chiesto di riportare il testo di uno scrittore originario del proprio paese, significativo sia per la sua influenza a livello personale sia per la propria formazione artistica. Il risultato è la creazione di un libro, contenitore di immagini e di storie del Mediterraneo che, per la prima volta pubblicate insieme, rievocano l’anima di un bacino così unico e composito. 

MENZIONE SPECIALE – Lo scorso anno una giuria internazionale composta da prestigiosi esponenti del mondo dell’arte e della cultura (tra cui Giovanna Bertazzoni, capo del Dipartimento Arte Moderna e Impressionista di Christie’s; Daniel Birnbaum, Direttore del Moderna Museet Stockholm; Cristiana Collu, Direttrice del Mart e Gregor Muir, Direttore Esecutivo dell’Institute of Contemporary Arts di Londra) ha scelto “Two Palestinian Riders, Ben Shemen Forest” (2011) dell’artista israeliano Dor Guez come ‘miglior opera’. Per la particolare rispondenza al tema della mostra l’opera è stata riproposta. 

In questo scatto Guez coglie due cavalieri palestinesi che attraversano la foresta di Ben Sherman, il più grande parco israeliano, costruito nel 1948 a seguito della fondazione dello stato di Israele. L’immagine sfocata fa dei due cavalieri due spettri, che senza lasciare traccia di sé attraversano i luoghi già infestati da tavolini da pic nic e qualche rifiuto abbandonato. Nella violazione apparente dello “spazio israeliano” i due cavalieri sembrano tentare di riappropriarsi non solo del luogo, ma anche di una loro antica identità, raccontando così uno dei più profondi e significativi incontri-scontri della storia recente.

21 giugno 2014

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