Sei qui: Home » Arte » Ecco mostre d’arte e retrospettive fotografiche da vedere a Roma questo weekend

Ecco mostre d’arte e retrospettive fotografiche da vedere a Roma questo weekend

La nostra rubrica “Artiamo in viaggio” questo weekend vi porta a Roma. La città eterna, offrendo come sempre la sua infinita bellezza a chiunque sia innamorato d'arte e di cultura...

MILANO – La nostra rubrica “Artiamo in viaggio” questo weekend vi porta a Roma. La città eterna, offrendo come sempre la sua infinita bellezza a chiunque sia innamorato d’arte e di cultura, questo weekend propone numerosi eventi da non perdere. Da Escher a Guercino, dalle mostre fotografiche all’archeologia, questo fine settimana si prospetta ricco di iniziative.

 
IL CINEMA ITALIANO IN MOSTRA – Rodrigo Pais e gli anni d’oro del cinema italiano. ‘PAIS del Cinema’ è il titolo della mostra aperta fino all’8 marzo 2015 al Museo di Roma in Trastevere. Dagli scatti sui set dei film all’esplosione della Dolce Vita passando per i cambiamenti della società, attraverso una selezione di straordinarie opere del grande fotoreporter.

 
MARIO SIRONI AL VITTORIANO – Aperta sino all’8 febbraio il Complesso del Vittoriano offre una grande mostra monografica dedicata a Mario Sironi, pittore ma anche illustratore e grafico, architetto, scultore e decoratore. Figura estremamente moderna nel suo intendere la creazione artistica come forma di comunicazione e come esperienza estetica totalizzante, Mario Sironi è stato uno dei principali protagonisti dell’arte italiana del Novecento. Attraverso dipinti a olio, tempere, bozzetti e disegni, cartoni preparatori, illustrazioni, lettere e documenti d’archivio, la mostra presenterà al pubblico il suo intero percorso artistico, a partire dagli esordi divisionisti, sino all’ultima produzione, segnata da una tormentata espressività.

 
L’ETÀ DELL’ANGOSCIA – Ai Musei Capitolini vi consigliamo di non perdere “I Giorni di Roma: L’Età dell’angoscia”. Quarto appuntamento del ciclo I giorni di Roma, la mostra vuole offrire l’occasione per illustrare i grandi cambiamenti che segnarono l’età compresa tra i regni di Commodo (180-192 d.C.) e quello di Diocleziano (284-305 d.C.). L’avanzata dei Barbari, l’anarchia militare, la crisi di un modello economico; nell’arco di centocinquanta anni, l’Impero cambia totalmente la propria fisionomia. La mostra racconta lo sgretolarsi di un mondo attraverso il riflesso dell’arte, dove tutte queste trasformazioni si ripercuotono in modelli figurativi carichi di un nuovo e forte accento patetico.

 
NATIONAL GEOGRAPHIC AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI – Di impegno sociale, la mostra fotografica “National Geographic Italia. Food, il futuro del cibo” al Palazzo delle Esposizioni. Oggi centinaia di milioni di persone soffrono di malnutrizione e di insicurezza alimentare, mentre quasi 1 miliardo e mezzo di persone sono obese o sovrappeso. National Geographic esplora e analizza tutti gli aspetti di questa grande, e immane, sfida con una serie di articoli e con una grande mostra, Food, il futuro del cibo. La mostra è composta da oltre 90 fotografie scattate in tutto il mondo dai migliori professionisti del magazine e da una serie di grafici e testi che gettano luce sulle diverse problematiche legate al futuro del cibo: l´impatto dell´agricoltura e dell´allevamento di bestiame sulle acque, sul clima, sul territorio, sulle foreste, l´incremento esponenziale dell´acquacoltura, ma anche lo spreco alimentare e il nuovo volto della fame, così come la prossima rivoluzione verde.

 
L’ARTE IN ITALIA PRIMA DELLA GRANDE GUERRA – “Secessione e Avanguardia. 1905-1915” in mostra alla GNAM: la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma commemora il centenario della Grande Guerra con una grande mostra. L’esposizione comprende circa 150 opere di 70 artisti fra dipinti, sculture, disegni ed opere d’arte applicata e indaga quel complesso clima artistico, letterario e politico immediatamente precedente la prima Guerra mondiale. La mostra approfondisce un momento di particolare fervore innovativo nella cultura artistica e letteraria italiana immediatamente precedente la prima guerra mondiale. Un periodo breve, ideologicamente segnato da contrasti politici e sociali, durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e di avanguardia.

 
LE COSTRUZIONI IMPOSSIBILI DI ESCHER – Il Chiostro del Bramante ospita la mostra dedicata all’artista olandese M. C. Escher (1898-1972), eccellente disegnatore e incisore famoso per la litografia del proprio occhio ingrandito fino all’eccesso, in cui è riflesso il motore da cui dipende l’esistenza ossia un teschio, simbolo della caducità della vita. Non perdetevi le sue complesse e rigorose invenzioni, tra mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore.

 
BAGLIORI BAROCCHI A PALAZZO BARBERINI – “Da Guercino a Caravaggio. Sir Denis Mahon e l’arte italiana del XVII secolo” in mostra a Palazzo Barberini fino al 15 febbraio 2015. Oltre 45 capolavori assoluti: alcuni appartenuti alla collezione di Sir Denis Mahon, insieme alle opere di Poussin, Guercino, Carracci e Caravaggio provenienti dall’Hermitage Museum di San Pietroburgo e da altre raccolte pubbliche che generosamente hanno contribuito alla eccezionale ricchezza di questa esposizione. Sir Denis Mahon dedicò la vita al Barocco italiano, le sue scoperte e i suoi studi sulla bellezza della pittura bolognese alle soglie del Seicento, portarono alla luce eccezionali artisti come Guercino, fino ad allora pittore non riconosciuto nella sua grandezza.

 
L’ANTICO E IL CONTEMPORANEO DIALOGANO ALLO SPECCHIO – Assolutamente da vedere la mostra alla Galleria Borghese, in cui l’arte contemporanea si fonde con la sua collezione storica in questa nuova mostra di Mat Collishaw. “Black Mirror” presenta quattro opere che dialogano con la collezione di capolavori dell’arte esposti nel museo. Un eccezionale evento in cui la “Strage degli Innocenti” di Ippolito Scarsella trova la sua interpretazione contemporanea nella quarta opera esposta al piano terra del museo. Tre dipinti di Caravaggio (il “San Gerolamo”, la “Madonna dei Palafrenieri” e il “Davide con la testa di Golia”) appaiono e scompaiono dietro le superfici di grandi specchi incorniciati in vetro nero di Murano. Le figure sono animate e si presentano come in posa per la pittura. Sono persone comuni, in procinto di essere trasformate in icone religiose, come spettri intrappolati in uno spazio indefinito tra il mondo reale e il regno della pittura.

 
GLI EROICI GLADIATORI – Lo Stadio di Domiziano, l’area archeologica situata sotto Piazza Navona recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico, ospita “Gladiatores e Agone Sportivo – Armi e Armature dell’Impero Romano”. L’esposizione si pone come un viaggio emozionante ed avvincente nella “gladiatura”, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della cultura di Roma antica. Da non perdere.

 
31 gennaio 2015

© RIPRODUZIONE RISERVA

© Riproduzione Riservata