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Creiamo una biblioteca in ogni Scuola Italiana

Per noi di Libreriamo il Governo e il Ministro dell'Istruzione dovrebbero agire affinché ci sia una biblioteca in ogni scuola italiana. Biblioteche adeguate all'età scolare dei ragazzi e quindi al tipo di scuola (materna, elementare, liceo ecc.), aggiornate con continuità...

Per noi di Libreriamo il Governo e il Ministro dell’Istruzione dovrebbero agire affinché ci sia una biblioteca in ogni scuola italiana. Biblioteche adeguate all’età  scolare dei ragazzi e quindi al tipo di scuola (materna, elementare, liceo ecc.), aggiornate con continuità. Un’iniziativa che potrebbe sensibilizzare i  giovani a leggere di più e soprattutto offrire ad ogni ragazzo italiano le stesse opportunità in qualsiasi città o paese si trovi.

 
I ragazzi e i bambini assimilerebbero come conseguenza di quanto affermiamo un altro rapporto con il leggere. Ovvero non più un atto coercitivo imposto da insegnanti e Istituzione Scuola, ma un’opportunità di imparare in maniera diversa o anche mera evasione.

Questo provvedimento dovrebbe essere inserito nell’agenda legislativa del Parlamento, affinché possa finalmente essere sviluppata un’efficace e concreta azione di educazione alla lettura per le giovani generazioni. Un provvedimento da concordare e costruire con le case editrici italiane e con l’Associazione Italiana Editori, in modo da poter garantire l’approvvigionamento dei libri in ogni Scuola.

Immaginiamo che, grazie ad un’iniziativa del genere, la crisi dell’Industria libraria italiana potrebbe avere dei risvolti positivi, non solo perché ci sarebbero da realizzare le librerie, ma soprattutto perché in prospettiva aumenterebbe in  maniera esponenziale il numero di lettori.

Sottolineiamo che offrire alla popolazione l’opportunità di poter leggere è un atto di grande civiltà, e uno dei meccanismi che potrebbe aiutare lo sviluppo del senso civico dei cittadini, i quali in questi anni sono stati acculturati in maniera eccessiva dalla televisione e oggi in maniera sempre più incisiva da Internet.

Leggere, abbiamo visto ed è stato dimostrato, ha degli effetti positivi a 360 gradi per la persona. Non è concepibile che la lettura sia confinata a pochi ceti sociali. In un Paese civile non importa se uno fa l’idraulico o l’avvocato, l’artigiano o il medico: tutti dovrebbero leggere.

In tal senso, si potrebbe migliorare anche il senso democratico dello Stato, in cui possono essere abbattute le barriere sociali, che, ahimè, in questo periodo di grande crisi economica, potrebbero accentuarsi in maniera importante. Non ci sorprenderebbe più se, ad un certo punto, un magazziniere o un netturbino assumesse un importante incarico pubblico. Nei Paesi nordici, in cui la lettura è una cosa comune, tutto questo accade già, con risvolti positivi che sono sotto gli occhi di tutti.

Certo per noi di Libreriamo questo rimane un sogno, ma per noi che nasciamo per promuovere la lettura e i libri, offrire uno stimolo a riflettere su tale argomento è un dovere.     

Saro Trovato


5 giugno 2013

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