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Balthus in una doppia mostra a Roma

Una grande mostra monografica, divisa in due sedi a Roma, celebra Balthus, maestro tra i più originali ed enigmatici del Novecento.

MILANO – Il pittore francese di origine polacca che scandalizza il mondo con i suoi quadri è da oggi in mostra a Roma. I dipinti che riportano la sua firma non passano inosservati e sono stati perfino al centro di polemiche. Esempio eclatante è l’episodio del febbraio 2014, quando una mostra in Germania di scatti personali dell’autore è stata annullata dallo stesso museo che avrebbe dovuto tenerla, in seguito ad accuse da parte del settimanale Die Zeit, secondo cui tale mostra avrebbe avuto un contenuto pedofilo. Il museo ha rinunciato alla mostra temendo ripercussioni di carattere legale. Adesso però Balthus arriva in Italia, e più precisamente, alle Scuderie del Quirinale e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. A quindici anni dalla morte del pittore e dall’ultima esposizione a lui dedicata in Italia, la mostra a cura di Cécile Debray, conservatrice al Museo nazionale d’arte moderna Centre Pompidou, raccoglie circa duecento opere provenienti da importanti musei e da collezioni private d’Europa e d’America, e le riunisce ad una selezione di disegni e di fotografie.

ARTISTA LEGATO ALL’ITALIA – Non esiste in effetti luogo migliore dell’Italia per celebrare l’artista che grazie alla scoperta dei maestri del Rinacimento, e in particolare Piero della Francesca, comprese la propria vocazione, definì le sue capacità espressive e le raffinò con rigore formale e senso della composizione.

SCUDERIE DEL QUIRINALE – Non è un caso quindi che da questa folgorazione prenda avvio il percorso che si sviluppa nelle sale delle Scuderie dove saranno accolte circa centocinquanta opere, ordinate in un percorso cronologico che mostrerà come alla lezione rinascimentale Balthus combinò intenzioni moderne, enigmatiche e anticonformiste espresse in maniera esemplare nella coscienza erotica delle sue celebri adolescenti o nell’ambigua fissità dei suoi gatti.

VILLA MEDICI – L’attività del periodo che l’artista trascorse a Roma sarà invece al centro della sezione allestita nella cornice unica di Villa Medici che per diciassette anni fu il suo laboratorio creativo e dove in occasione della retrospettiva sarà possibile ammirare opere dipinte fra quelle mura. Capolavori tra cui spicca ad esempio “La chambre turque”, esposto a pochi passi dalla stanza che raffigura, per la prima volta accessibile al pubblico.

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