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Aste d’arte: Andy Warhol da record

L'arte contemporanea continua ad avere il volto di Andy Warhol. In un nostro precedente articolo dedicato alle aste da record, vi avevamo parlato delle singole opere d’arte più costose al mondo. Oggi, grazie al report relativo all’anno 2014 di Artprice...

MILANO – L’arte contemporanea continua ad avere il volto di Andy Warhol. In un nostro precedente articolo dedicato alle aste da record, vi avevamo parlato delle singole opere d’arte più costose al mondo. Oggi, grazie al report relativo all’anno 2014 di Artprice, pubblicato da askanews, possiamo dirvi quale, tra i grandi protagonisti dell’arte, è senza dubbio da record, non solo per le cifre, ma anche per volume di vendita: Andy Warhol. Il gran cerimoniere della modernità pop è infatti l’artista che ha incassato di più nelle aste nel 2014, anno nel quale i suoi lavori sono stati venduti per un totale di 569,5 milioni di dollari, con una quotazione top singola da 73 milioni. Alle sue spalle, ma parecchio distanziato, c’è Pablo Picasso, arrivato poco oltre i 375 milioni di dollari come vendite e al terzo posto Francis Bacon, capace di fruttare ai venditori quasi 271 milioni.

 

IL REPORT ANNUALE DI ART PRICE. Grandi nomi contemporanei – Sono questi alcuni dei dati sul mercato internazionale dell’arte contenuti nel rapporto Artprice per il 2014, dove viene presentata anche la classifica dei 500 artisti top per quanto riguarda le performance nelle aste. Ai piedi del podio troviamo altri mostri sacri come Gerhard Richter, Mark Rothko e Claude Monet, mentre per incontrare un italiano occorre scendere alla 18esima posizione, Modigliani, e poi alla 25esima con l’italo argentino, ma milanese d’adozione, Lucio Fontana, quindi alla 73esima con il mai troppo rimpianto Piero Manzoni. Il rapporto Artprice tiene conto anche del numero di lotti venduti e così si può scoprire che di opere di Picasso ne sono state acquistate 2898, di Warhol 1394, una in più rispetto a quelle di Salvador Dalì. Incrociando i valori totali con il numero di lotti, poi, è possibile farsi un’idea, per quanto astratta, del prezzo medio per opera e in questa particolare, e forse aleatoria classifica brillano Mark Rothko, con una media di 15,5 milioni di dollari a pezzo e Vincent Van Gogh, con 7,3 milioni.
Il rapporto sul mercato dell’arte del 2014, tuttavia, tiene conto solo di una piccola parte del mercato dell’arte, ovvero i volumi d’affari delle aste, senza considerare i risultati delle private sale e gli scambi in galleria.

 
VENDITA RECORD DA CHRISTIE’S – Nel novembre dello scorso anno, ottanta opere d’arte contemporanea e del dopoguerra sono state vendute per un totale di 853 milioni di dollari (684 milioni di euro), da Christie’s. Le più quotate sono state due di Andy Warhol, che rappresentavano Elvis Presley e Marlon Brando, aggiudicate per 153 milioni di dollari (122 milioni di euro). La celebre casa d’aste aveva stimato di chiudere a 836 milioni di dollari (671 milioni di euro) e invece la cifra finale superò ogni previsione.

 
LA CASA-STUDIO IN VENDITA – Record non solo per le sue opere, ma anche per il settore immobiliare. Infatti, è in vendita su LuxuryEstate.com, (partner di Immobiliare.it), l’appartamento di Carnegie Hill, nell’Upper East side di New York dove Warhol creò i celebri Campbell Soup e Dollar Bill ma anche il ciclo dei ritratti dedicati a Marilyn Monroe. L’immobile è stato proposto sul mercato con un prezzo di 8.750.000 dollari: progettata dal famoso architetto Henry Hardenbergh, la casa fu abitata da Andy Warhol per 15 anni, fra il 1959 ed 1974. L’appartamento è disposto su più livelli e con una superficie complessiva di 380 metri quadrati. In realtà, la casa fu già acquistata anni fa da una donna d’affari americana che ha deciso di far fruttare l’investimento rimettendo in vendita l’immobile con una maggiorazione di circa il 60% rispetto al prezzo di acquisto iniziale.

 
9 marzo 2015

 

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