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Apre oggi al pubblico la mostra “Riscatti, fotografi senza fissa dimora” al PAC di Milano. Un evento di carattere sociale e culturale

Dal 4 al 15 febbraio nella prestigiosa sede museale del PAC, in via Palestro 14 a Milano, sono allestite 95 fotografie realizzate da tredici senza fissa dimora di Milano. Tutte le fotografie...

MILANO – Dal 4 al 15 febbraio nella prestigiosa sede museale del PAC, in via Palestro 14 a Milano, sono allestite 95 fotografie realizzate da tredici senza fissa dimora di Milano. Tutte le fotografie saranno in vendita presso la sede museale fino a sabato 14 febbraio e tramite l’Associazione Terza Settimana e il ricavato sarà dato ai senza fissa dimora autori degli scatti.

LA MOSTRA – La città vista con gli occhi di un senza fissa dimora, raccontata attraverso gli scatti di una macchina fotografica, ritratta con le sue realtà, spesso nascoste e invisibili, dai suoi silenziosi ma attenti protagonisti. Questo è “Riscatti, fotografi senza fissa dimora”, la mostra in programma dal 4 al 15 febbraio al PAC, che propone al pubblico una selezione inedita di 95 immagini realizzate da tredici senza fissa dimora (undici uomini e due donne) individuati dal Centro Aiuto Stazione Centrale tra le persone seguite dai Servizi sociali. L’allestimento delle fotografie nella prestigiosa sede di via Palestro è l’ultimo atto di un progetto di inclusione e reinserimento sociale dei senza fissa dimora promosso dal Comune di Milano (Assessorati Politiche sociali e Cultura) e dall’Associazione Terza Settimana. Partito la scorsa primavera con un corso di fotografia il progetto è proseguito con il concorso finale e con la selezione degli scatti migliori che da oggi tutti potranno vedere al Pac.

 

IL PROGETTO – “Il progetto Riscatti, che in questi giorni culmina in questa mostra inedita – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – per i senzatetto che vi hanno partecipato ha rappresentato una straordinaria occasione proprio di riscatto. I milanesi, che certamente non sono cittadini insensibili al problema dei senza fissa dimora e che hanno dimostrato in più occasioni grande solidarietà nei confronti di chi si trova difficoltà, potranno trovare in queste fotografie immagini uniche della vita di questa città e di coloro che spesso restano invisibili. A tutto ciò si aggiunge anche il reale valore di questa iniziativa che rappresenta un’occasione di concreta inclusione sociale e coinvolgimento di persone temporaneamente in stato di difficoltà ed emarginazione in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo e dunque di ‘riscatto’. Questo progetto non è un aiuto dato a pochi, ma un contributo offerto a tutta la città”.
Il progetto è nato da un’idea di Federica Balestrieri, giornalista Rai impegnata in diverse esperienze di volontariato tra cui quella con l’Associazione Terza Settimana ed è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’agenzia fotografica SGP Stefano Guindani Photo ed Echo Photo Agency e con il contributo di Tod’s. “Riscatti” ha avuto come testimonial d’eccezione Alex Zanardi pluripremiato pilota alle ultime Paralimpiadi di Londra.

“Questa mostra ospitata al PAC dimostra come l’arte e, in questo caso, la fotografia, sia in grado di cogliere con chiarezza e forza, anche con un breve scatto, ciò che spesso sfugge alla normalità del nostro guardare – afferma l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno –. Le foto mostrano anche la poesia, la dignità, l’umanità e la capacità di riscatto contenute nei racconti di queste esperienze limite di uomini e donne che sono i protagonisti di queste immagini. Ed è importante che sia proprio il PAC, uno degli spazi espositivi più prestigiosi di Milano, ad ospitare le fotografie realizzate da persone che hanno trovato un modo speciale per raccontare non solo la loro esistenza, ma anche un pezzo, quello meno visibile, di vita nostra città”.

L’IMPEGNO NEL SOCIALE – Attraverso il concorso “RI_SCATTI” si è voluto creare l’opportunità di un percorso di formazione professionale e di reinserimento sociale per quanti si trovano in temporanea difficoltà: a seguito di un corso di fotografia tenuto dai fotoreporter Gianmarco Maraviglia e Aldo Soligno di Echo Photo Agency, i tredici senza fissa dimora si sono misurati in un concorso finale: il vincitore, l’argentino Dino Luciano Bertoli, nominato da una giuria specializzata, si è aggiudicato una borsa lavoro presso l’Agenzia SGP di Stefano Guindani dove tuttora sta lavorando. LA mostra al PAC, prestigiosa sede per l’Arte Contemporanea a Milano, si propone di portare alla luce momenti di vita ai confini della povertà, raccontati dagli stessi protagonisti.

 

 

4 febbraio 2015

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