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”A Message For You”, una mostra fotografica dedicata a Guy Bourdin

Un viaggio nella mente curiosa di un artista intenso, sorprendente e allo stesso tempo pieno di humour: la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia presenta a Firenze al MNAF ''A Message For You'', una mostra dedicata a Guy Bourdin, uno dei fotografi più innovativi e provocatori del 20simo secolo, realizzata in collaborazione con Samuel Bourdin, Nicolle Meyer, la musa del fotografo, e Shelly Verthime, la curatrice del progetto. L'evento è inserito nelle manifestazioni di Pitti Immagine Uomo 83...
L’esposizione, che fa parte delle manifestazioni di Pitti Immagine Uomo 83, è allestita presso il Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze dal 10 gennaio al 10 marzo

 


MILANO – Un viaggio nella mente curiosa di un artista intenso, sorprendente e allo stesso tempo pieno di humour: la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia presenta a Firenze al MNAF “A Message For You”, una mostra dedicata a Guy Bourdin, uno dei fotografi più innovativi e provocatori del 20simo secolo, realizzata in collaborazione con Samuel Bourdin, Nicolle Meyer, la musa del fotografo, e Shelly Verthime, la curatrice del progetto. L’evento è inserito nelle manifestazioni di Pitti Immagine Uomo 83.

 

LA MOSTRA – Nata come una ricerca e divenuta poi una pubblicazione e una mostra, “A Message For You” raggruppa la produzione di Bourdin della fine degli anni Settanta quando, nel pieno della sua maturità artistica, il suo sguardo attento registra i cambiamenti sociali di quel periodo: la libertà sessuale, il capitalismo, gli eccessi del consumismo e la presenza crescente dei media. Tutti temi che trovano la loro perfetta collocazione sulle pagine patinate delle riviste di moda. La mostra cattura il periodo più significativo della sua carriera focalizzandosi su un corpus unico di lavori che il fotografo produsse in collaborazione con Nicolle Meyer, sua musa e modella, che conobbe quando lei era appena diciassettenne. Le 75 stampe esposte in mostra sono una raccolta di alcune immagini pubblicate su Vogue France e di diverse campagne pubblicitarie come Charles Jourdan, il calendario Pentax e Versace, oltre a una collezione di immagini mai pubblicate provenienti dall’archivio di Guy Bourdin. Completa l’esposizione una proiezione che raccoglie 150 immagini presentando una sorta di viaggio attraverso i paesaggi visivi di Guy Bourdin. Si tratta di una selezione che raccoglie polaroid, testi, annotazioni, negativi, ritratti di Bourdin, che anticipano le fotografie future: un viaggio nella mente curiosa dell’artista, intenso, sorprendente e allo stesso tempo pieno di humour. La mostra è accompagnata dal catalogo “Guy Bourdin. A Message For You”, a cura di Nicolle Meyer e Shelly Verthime, pubblicato da Steidldangin.  

L’AUTORE – Guy Bourdin è considerato uno degli autori più interessanti del panorama artistico e fotografico del 20simo secolo: un artista con una percezione dell’arte, della moda, della pubblicità e della vita, unica nel suo genere, caratterizzata da una costante ricerca della perfezione. Alla fine degli anni Settanta con i suoi scatti Bourdin è stato il promotore e fautore di un radicale cambiamento nell’ambito della fotografia di moda e della creazione per immagini. Nella sua carriera ha lavorato per Vogue e Harper’s Bazaar firmando molte collaborazioni e campagne importanti come quelle per Charles Jourdan, Versace, Gianfranco Ferrè, Ungaro, Lancetti e Roland Pierre. E proprio quaranta anni fa, nel 1972,  pubblicava il suo primo servizio fotografico per Vogue Italia. Ispirato dal suo mentore Man Ray, dal fotografo Edward Weston e dai pittori surrealisti René Magritte e Balthus, Bourdin ha trascorso gli anni della sua formazione nella Francia reazionaria del dopo guerra, culturalmente intrisa di tabù e censure. A quasi 18 anni dalla sua morte, la sua eredità artistica è celebrata dai musei di tutto il mondo e continua a ispirare generazioni di fotografi.

 

LA POETICA – Influenzato dalla libertà di espressione tipica del movimento surrealista, e con un certo gusto per la provocazione e la stilizzazione, ha esplorato con grande passione il concetto di desiderio come espressione autentica dell’essere, proponendo nelle sue fotografie ricostruzioni sceniche ambigue, narrazioni suggestive e un’estetica dirompente. La ricerca della bellezza, il tema della vita e della morte, e la sessualità, da lui considerati momenti chiave di ogni esistenza, sono aspetti che ricorrono spesso nei suoi lavori più noti. Visionario dall’immaginazione fervida nelle sue fotografie ha utilizzato spesso la metafora per indagare realtà contraddittorie esaltandone le qualità più sublimi e irrazionali. Capace di creare immagini affascinanti sotto il profilo narrativo, della composizione e dei colori, Bourdin ha esplorato la distanza fra l’assurdo e il sublime. Per quanto molte siano state le sue fonti di ispirazione il suo corpus di lavori restituisce una visione artistica unica e mai convenzionale, il suo sguardo ha rotto ogni convenzione preesistente nella fotografia commerciale e ha contribuito a rinnovare, e spesso a espandere, i limiti della fotografia di moda e dei suoi immaginari più consueti. A quasi 18 anni dalla sua morte, la sua eredità artistica è celebrata dai musei di tutto il mondo e continua a ispirare generazioni di fotografi.

 

9 gennaio 2013

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