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Cosa leggere in estate, i libri consigliati da Marina Bigi, Direttrice di Tu Style

Mischiare è un must, nella moda: alto e basso, vintage e ultim’ora. E anche nelle letture funziona così, per me. Stiamo per partire, è il momento di mettere in valigia i titoli che ci faranno compagnia in aeroporto, sul treno...

Mischiare è un must, nella moda: alto e basso, vintage e ultim’ora. E anche nelle letture funziona così, per me. Stiamo per partire, è il momento di mettere in valigia i titoli che ci faranno compagnia in aeroporto, sul treno, sotto l’ombrellone, sull’amaca in giardino. Fate come me: un ripescaggio di classici che vi siete perse e che non tramontano (altrimenti, che classici sono? Come il blu, come i jeans…) e qualche ultim’ora, tomi di centinaia di pagine (tanto c’è il Kobo!) e due o tre titoli più prêt-à-porter.

Da indossare quando “il cuore è freddo”-
Dieci anni fa moriva Tiziano Terzani. È appena uscito Un’idea di destino (Longanesi): sono i diari della sua straordinaria esistenza. Non è un caso che sia un libro nella top ten dei saggi più venduti: spiega cosa fa di una vita una vita felice. E scalda il cuore.

Vintage con sfumature –
Simenon è sempre Simenon. Funziona sempre, non delude mai, anche quando il commissario Maigret non c’è. Come in questo I clienti di Avernos (Adelphi). Qui c’è una storia d’amore, quella tra la giovane e perversa Nouchi e il goffo e squattrinato Bernard. Sono nella magica Istanbul e hanno un giro di amici parecchio fumati e bevuti.

Usa e getta –
Kleenex a portata di mano e mascara waterproof, perché piangerete sicuro leggendo Colpa delle stelle, di John Green (Rizzoli). Si parla di malattia e amore, con linguaggio scanzonato si dicono cose decisamente drammatiche. Avete in mente Love Story? Ecco. Ma ai giorni nostri.

Japanese Style –
L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio (Einaudi) è l’ultimo titolo di Murakami Haruki. Da non perdere. C’è dentro tutto: amore (nascente), amicizia (delusa), abbandono (vissuto e temuto), vita e morte. E come solo Murakami riesce a fare: in punta di… bacchetta.

Il noir che va con tutto –
Un noir Sandrone Dazieri, Uccidi il padre (Mondadori). Però, al di là del titolo, il cadavere che si incontra subito è quello di una donna: decapitata. E si scopre immediatamente che anche suo figlio è sparito. Tutti pensano subito al marito. Ho letto le prime venti pagine e ho deciso di metterlo in valigia. Non capita spesso.

Look sexy & un po’ ambiguo –
Impossibile resistergli. Dalla copertina: un suo ritratto in bianco e nero. Visto, preso. Come un colpo di fulmine per un capo che so indosserò sempre. Sì, è lui, Marlon Brando. Goffredo Fofi ne ha scritto la biografia. Sottotitolo: Una tragedia americana (Castelvecchi). Perché Brando è stato l’eroe dell’incertezza. Un’icona seducente e ambigua.

In costume –
Ne hanno tratto anche un telefilm, L’amore e la vita, Rete 4. Dietro, c’è il libro Chiamate la levatrice, di Worth Jennifer (Sellerio). Inghilterra anni ‘50: Jennifer Worth diventa infermiera, e all’età di ventidue anni lascia la famiglia per spostarsi in un convento di suore ostetriche che operano nei quartieri poveri della zona est di Londra. La pillola anticoncezionale non era ancora stata inventata. Lavoro ce n’era, eccome.

Marina Bigi

8 agosto 2014

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