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Mega riforma della scuola, ecco cosa ne pensano gli studenti

Se ne parla da giorni, la proposta di riforma formulata da Renzi e dal Ministro Giannini appare un mix di grandi promesse e amare realtà. Molti punti non sono ancora chiari ma i macro temi su cui, pare, si lavorerà maggiormente saranno: precariato...

Da un sondaggio di ScuolaZoo emergono le novità, necessità e desideri dei giovani studenti

 

MILANOSe ne parla da giorni, la proposta di riforma formulata da Renzi e dal Ministro Giannini appare un mix di grandi promesse e amare realtà. Molti punti non sono ancora chiari ma i macro temi su cui, pare, si lavorerà maggiormente saranno: precariato, meritocrazia e nuovi piani di studio. Una manovra che a conti fatti lascia molti dubbi sulla sua fattibilità e che, entro settembre, dovrebbe prendere una forma definitiva.

Al ritorno dalle vacanze, e con il back to school alle porte, gli studenti italiani non potevano trovarsi davanti ad un panorama meno incerto. ScuolaZoo, la loro community di riferimento, ha cercato di fornire attraverso il servizio Info Studenti spiegazioni dettagliate sul tema racchiudendo i punti più rilevanti in un post che, in due giorni, ha superato le 85.000 visite.

 

Immediato il dibattito sorto spontaneamente che ha spostato l’attenzione e il punto di vista su chi quotidianamente si confronta col mondo scolastico: gli alunni che, in oltre 60 commenti, hanno espresso le proprie proposte di riforma.

Quale sarebbe la riforma della scuola se dovessero essere gli studenti a decidere?

 

1) Meno teoria e più pratica. Per la maggior parte dei ragazzi andare a scuola 6 giorni alla settimana per 6 ore al giorno (per poi studiare anche a casa) abbassa il rendimento medio e non permette d’impiegare del tempo in esperienze pratiche o di lavoro.

 

2) Una scuola 2.0. Modernizzare il sistema scolastico a partire dall’uso dei tablet al posto dei libri. Stanziare fondi per disporre delle tecnologie più efficienti sul mercato e implementarne la pratica.

In questo campo esistono già delle “realtà virtuose” e ScuolaZoo le ha raccontate: www.scuolazoo.com/post/presidi-scuola-contro-caro-libri-risparmiare-ebook-tablet

Un esempio? Esemplare quello dell’ITIS Majorana di Brindisi dove il preside si è fatto ideatore del progetto Book in Progress: una rete nazionale di docenti che realizza libri di testo digitali ad un costo molto contenuto.

3) Eliminare le prove invalsi. Giudicate totalmente inutili si pensa a reinvestire il tempo speso in più ore da dedicare allo studio delle lingue straniere.

Ora non resta che aspettare la versione definitiva della proposta per vedere se sia stato più acuto il Governo o gli studenti.

30 agosto 2014

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