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Giornata Internazionale degli studenti. Per tante famiglie italiane l’Università costa ancora troppo

In occasione della Giornata Internazionale degli studenti, Federconsumatori, associazione nazionale per l'assistenza e la consulenza a tutti i cittadini, ha pubblicato la seconda parte del rapporto sui costi degli atenei italiani...

Si tratta di una ricorrenza studentesca, che si tiene ogni anno il 17 novembre per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi. La data è l’anniversario degli eccidi nazisti di studenti e professori cecoslovacchi che si opponevano alla guerra nazista, a seguito della tragedia avvenuta tra ottobre e novembre del 1943 a Praga

MILANO – In occasione della Giornata Internazionale degli studenti, Federconsumatori, associazione nazionale per l’assistenza e la consulenza a tutti i cittadini, ha pubblicato la seconda parte del rapporto sui costi degli atenei italiani. E vi anticipiamo subito che quanto emerso, non è per nulla rassicurante, poichè mandare un figlio all’Università è ancora una spesa molto onerosa per numerose famiglie italiane.

L’INDAGINE – Tra i vari temi toccati, lo studio si riferisce nello specifico alle spese che deve sostenere uno studente di un Corso di Laurea Triennale, sia che studi nella sua stessa città, sia che sia fuorisede. Le cifre emerse rivelano costi impressionanti per i circa 600.000 studenti presenti in Italia: la spesa media si aggira infatti intorno agli 8.000€ l’anno per gli studenti fuorisede e intorno ai 1500€ per gli altri. In questa cifra sono comprese le spese per la casa (l’affitto più le bollette), per i trasporti, per i libri (che ovviamente cambiano da facoltà a facoltà), per il materiale didattico e le tasse universitarie. Spese che variano sensibilmente tra Nord, Centro e Sud: le spese più elevate si registrano nel Centro Italia (+9% mediamente rispetto alla media nazionale), soprattutto a causa dei costi degli affitti molto elevati. Gli atenei del Sud, invece, risultano i più economici del 13% rispetto alla media nazionale. Dallo studio emerge chiaramente che mandare un figlio all’Università resta un investimento assai costoso per le famiglie: un impegno quasi insostenibile per i redditi bassi, e decisamente gravoso anche per quelli medi.

17 novembre 2014

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