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Simona Sparaco, ”Il perdono è un atto di grande altruismo, ma bisogna prima saper perdonare noi stessi”

'I legami familiari esercitAno da sempre un certo fascino sugli scrittori, che possono essere considerati degli psicologi che a certe dinamiche ci arrivano per intuito.' Parola di Simona Sparaco...

MILANO – ‘I legami familiari esercitAno da sempre un certo fascino sugli scrittori, che possono essere considerati degli psicologi che a certe dinamiche ci arrivano per intuito.’ Parola di Simona Sparaco, la scrittrice e sceneggiatrice, finalista al Premio Strega nel 2013 con il libro ‘Nessuno sa di noi‘ e in libreria ora con la sua nuova opera ‘Se chiudo gli occhi‘, libro che indaga le difficili dinamiche familiari.

Come nasce la storia del tuo ultimo libro?

Sono partita dai profumi e dagli odori della mia infanzia trascorsa tra le colline marchigiane… E dalla figura di una veggente realmente esistita che mi ha ispirato il personaggio di Nora. E poi da un viaggio che ho fatto anche io nella terra delle Sibille, terra che mi ha letteralmente stregato e rapito.

Ci sono riferimenti autobiografici o tratti dalla realtà?

Si, come in ogni libro. Ma non per quanto riguarda il rapporto di Viola con suo padre Oliviero. Mio padre è molto diverso da lui. Io però mi sento vicina a Viola, soprattutto per quel che riguarda il suo bisogno di rimettersi in contatto con la sua voce più autentica. Viviamo in un mondo che ci strattona continuamente da tutte le parti, trovare la nostra direzione non è un’impresa semplice.

Il tema del rapporto intergenerazionale tra genitori e figli ritorna frequentemente nella recente letteratura italiana. Secondo te come mai questa particolare attenzione negli ultimi tempi?

Credo che i legami familiari esercitino da sempre un certo fascino sugli scrittori, che possono essere considerati degli psicologi che a certe dinamiche ci arrivano per intuito. Inoltre la nostra generazione e’ cresciuta nel benessere, ma si è vista sottrarre non poche certezze. La famiglia ha subito un forte scossone nel secolo scorso, ed è normale interrogarsi su cosa resta. 

Questo romanzo è un viaggio alla ricerca di sé e delle proprie origini. Come è possibile oggi affrontare le proprie paure più profonde e perdonare?

Innanzitutto trovando il nostro posto nel mondo, quel luogo e quel sistema di valori che davvero ci corrisponde nel profondo. Perdonare e’ un atto di grande altruismo, ma prima di tutto dobbiamo saper perdonare noi stessi.

2 dicembre 2014

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