Sei qui: Home » Libri » Sam Francis, il Maestro del colore sulle orme di Pollock

Sam Francis, il Maestro del colore sulle orme di Pollock

Ricorre oggi l'anniversario di morte di Sam Francis, pittore statunitense, aderente alla corrente dell'Espressionismo Astratto americano, per molti versi vicino all'Action Painting di Pollock...

Sam Francis è stato un pittore statunitense e come Pollock, ha fatto del dripping la sua tecnica, usando però la tela in senso verticale. Il dripping è una tecnica pittorica che consiste nel lasciar ”sgocciolare” il colore sulla tela distesa per terra

MILANO – Ricorre oggi l’anniversario di morte di Sam Francis, pittore statunitense, aderente alla corrente dell’Espressionismo Astratto americano, per molti versi vicino all’Action Painting di Pollock. Negli Stati Uniti, le esperienze artistiche del secondo dopoguerra, intorno agli anni ’50, incentrate sull’enfatizzazione estrema dell’espressività individuale vengono riunite sotto l’etichetta di Espressionismo Astratto (oppure ma solo in parte, di Action Painting o pittura d’azione) e rappresentano il preludio di un’egemonia che segnerà il passaggio della leadership artistica da Parigi a New York. In questo contesto si matura l’esperienza di Sam Francis.

BIOGRAFIA – Nato e morto in California (25 giugno 1923 – 4 novembre 1944) Sam Francis è stato un pittore americano. Dopo gli studi di botanica, medicina e psicologia all’University of California, a Berkeley, si arruolò al servizio dell’United States Air Force durante la Seconda guerra mondiale prima di venir ferito durante un incidente. Quando tornò a Berkley continuò gli studi di arte frequentando la School of Arts. Inizialmente influenzato dal lavoro degli Espressionisti Astratti come Mark Rothko, Arshile Gorky e Clyfford Still, si interessò all’uso espressivo del colore, aderendo in seguito alla corrente dell’Action Painting; ma a differenza di Pollock, Sam Francis utilizza la tela ma in senso verticale, lasciando “sgocciolare” il colore dall’alto verso il basso. Nel 1959 partecipa a Documenta II di Kassel e alla Biennale di San Paolo in Brasile. Nel partecipa alle mostre “Arte e Contemplazione” a Palazzo Grassi a Venezia, e “Abstract Expressionists and Imaginists” al Museo Solomon R. Guggenheim di New York. Conosciuto soprattutto per i suoi dipinti, esposti nei musei più importanti del mondo, dal Centre Pompidou di Parigi, al MoMA di New York, passando ovviamente per l’Idemitsu Museum of Arts di Tokyo, Sam Francis si occupa anche di scultura e di stampa. Nel 1984 fonda la Lapis Press, un’importante casa editrice specializzata in arti visive e filosofia.

LO STILE – Nei dipinti di Sam Francis i colori vengono scagliati sulla tela appesa alla parete e colano verso il basso a causa della forza di gravità. Le macchie, giustapposte una accanto all’altra, creano delle zone cromatiche interrotte da campi bianchi che, nella cultura orientale e soprattutto in quella giapponese, rappresentano la pacificazione tra gli elementi e la pienezza del nulla. Sam Francis appartiene infatti alla cosiddetta Scuola del Pacifico, caratterizzata da una particolare attenzione alla filosofia zen, che considera l’atto del dipingere quasi come fosse un atto contemplativo; a differenza invece dell’Action Painting di Pollock che è pura azione dinamica. Tra l’infinita gamma di colori, Sam preferisce il giallo, il rosso e il blu, donando alle sue opere un’incredibile carica vitale.

 

4 novembre 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata