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Paolo Giordano, ”Nel mio prossimo libro s’intrecciano conflitti militari e familiari”

DAL NOSTRO INVIATO AD ‘ANTEPRIME’ A PIETRASANTA – Il premio Strega e Campiello Opera Prima nel 2008 con “La solitudine dei numeri primi” spiega al pubblico come è nata la sua nuova opera in uscita a fine anno e svela in anteprima alcune anticipazioni sulla trama...

 L’autore illustra al pubblico com’è nata la sua nuova opera ”Il corpo umano”, in uscita per fine anno

 

PIETRASANTA (LU) – Il successo della sua opera prima "La solitudine dei numeri primi" è stato talmente grande che è legittimo credere a Paolo Giordano quando dice di aver sentito il peso di scrivere "Il corpo umano", il nuovo romanzo edito da Mondadori che uscirà entro la fine dell’anno. Si presenta sul palco con il piglio della star e forse con un pizzico di falsa modestia esordisce dicendo che alla soglia dei trenta anni non sapeva se sarebbe stato capace di scrivere ancora. Il pubblico rumoreggia e alla fine narra un po’ la nascita del nuovo romanzo. Lo accompagnano un pianoforte e un violoncello che gli faranno da accompagnamento alla lettura di tre spezzoni del romanzo.

 

Come nasce il nuovo romanzo?
Nasce da due visite che ho fatto in Afghanistan in visita ai nostri militari che mi hanno fatto conoscere la vita dei militari che vivono con stati d’animo diversi queste missioni. Sono tre storie che si intrecciano e che alla fine trovano una loro coerenza narrativa. Tutto ruota attorno alle vicende di un manipolo di militari, i loro sentimenti e la vicenda di un tenente che si intreccerà con quella degli altri ragazzi. E’ un libro che parla di conflitti, quelli veri e propri fatti da militari, ma anche quelli familiari che talvolta non sono meno traumatici.
 
Sta sulle sue Paolo Giordano e si sottrae ai tantissimi giornalisti che vorrebbero fargli domande di ogni tipo. Tra questi noi di Libreriamo, ma l’addetta stampa che lo segue, non lo lascia un momento e lo sottrae alle curiosità dei giornalisti. E allora tutto quello che abbiamo è nella lettura dei tre spezzoni che Giordano legge dal palco accompagnato dai due musicisti.

 

Il teatro della vicenda è la base militare italiana su un altopiano dell’Afghanistan in cui i giovani passano il tempo che sembra talvolta non passare mai, giocando a Risiko, un’altra guerra, seppure simulata. I ragazzi si sfottono con i tipici sfottò e appellativi da caserma. La narrazione è intensa e si percepiscono il caldo e la sabbia. La partita viene interrotta dallo scoppio di una granata, che per alcuni è la prima vera granata.  Si sentono le emozioni dei vari personaggi. Negli altri spezzoni la scena si sposta in Italia, altri conflitti, ma familiari ed è difficile percepire quali siano le interconnessioni con l’altra scena, Giordano scende dal palco e fugge. L’uscita del libro è prevista per ottobre. Giordano dice di essere felice di aver parlato per la prima volta del libro a Pietrasanta e il pubblico apprezza.

 

di Michele Morabito

 

11 giugno 2012

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