Ricorre oggi il 150° anniversario della morte del commerciante ginevrino, fondatore della celebre omonima biblioteca fiorentina
FIRENZE – Fra le più prestigiose istituzioni culturali di Firenze, c’è sicuramente il “Gabinetto scientifico & letterario G. P. Vieusseux” (oggi situato in Palazzo Strozzi): inizialmente destinato alla raccolta di periodici, giornali e gazzette (in lingua italiana, francese, inglese, e tedesca), in seguito, anche sede di una ricca biblioteca adibita alla consultazione e al prestito di volumi di letteratura, arte, scienze, storia, biografie, atlanti, dizionari, ed opuscoli su varie discipline. Ideatore di questo circolo culturale virtuoso (inaugurato nel 1820) fu il commerciante d’origine svizzera Giovan Pietro Vieusseux (1779-1863), viaggiatore colto e raffinato, di formazione illuministica, che in linea con i cabinets littéraires, circulating libraires, Leihbibliotheken, già diffusi a livello europeo dal primo Settecento, decise di accogliere e radunare intorno a sé i dotti e gli intellettuali di ogni nazionalità, per discutere sui problemi letterari, poetici, filosofici, pedagogici, politici, legislativi, ma anche economici e scientifici in voga a quell’epoca.
INCONTRO CON GLI INTELLETTUALI – Abbastanza rilevante è il fatto che in quel periodo denso di fermenti culturali e politici pre-unitari, Gian Pietro Vieusseux divenne anche editore di alcune importanti riviste periodiche di livello nazionale: la “Guida dell’Educatore” (allora diretta da Raffaello Lambruschini), il “Giornale Agrario”, oltre all’”Antologia” e all’“Archivio Storico Italiano” (ancora adesso pubblicate). Fra le riunioni letterarie piu’ memorabili che ebbero luogo al “Vieusseux”, vale la pena ricordare le serate svolte in onore di Giacomo Leopardi e di Alessandro Manzoni, che nel settembre 1827, proprio nelle sale di questa biblioteca, ebbero modo di incontrarsi personalmente. Oltre che sala di lettura, dal 1822 il Gabinetto scientifico e letterario G. P. Vieusseux iniziò a svolgere anche un servizio di biblioteca circolante, e per venire incontro alle richieste degli associati, forniva anche libri in prestito a domicilio.
GLI AUTOREVOLI SUCCESSORI – Dopo la morte del suo fondatore, alla direzione di questa storica biblioteca si sono succeduti autorevoli intellettuali italiani: da Eugenio Montale ad Alessandro Bonsanti, Marino Raicich, Geno Pampaloni, Luigi Crocetti, Paolo Bagnoli, Enzo Siciliano, fino all’attuale Gloria Vanghetti. All’interno del Gabinetto G. P. Vieusseux, risultano attualmente istituiti anche il Centro Romantico e la Società italiana per lo studio dei rapporti fra scienza e letteratura, due organismi promotori di cicli di conferenze, seminari di studio e convegni: abbastanza recentemente sono stati affrontati i seguenti temi: “Le istruzioni scientifiche per i viaggiatori nel 1700-1800”; “Leopardi a Firenze”; “L’eredità italiana di John Ruskin”. Fra le attività in corso di realizzazione segnaliamo l’Indice informatizzato del Carteggio Vieusseux, il Repertorio dei corrispondenti di G. P. Vieusseux, oltre all’Archivio iconografico informatizzato sulla civiltà europea dell’Ottocento.
PUNTO DI RIFERIMENTO PER INTELLETTUALI – Tappa obbligata nel gran tour dell’intellighenzia internazionale, punto di riferimento e luogo d’incontro di scrittori e filosofi anche stranieri: da alcuni documenti storici, è stato quantificato che fra il 1820 e il 1926, gli iscritti e gli abbonati ai servizi di lettura, prestito bibliotecario e domiciliare offerti al Gabinetto “G. P. Vieusseux” furono oltre centocinquantamila; si trattava di scrittori, poeti, filosofi, musicisti, ma anche pittori, patrioti, uomini politici, e cittadini in genere appartenenti alle classi sociali piu’ agiate. Fra i preziosi autografi apposti nel Libro dei soci del Gabinetto Scientifico e Letterario G. P. Vieusseux, (oggi conservato all’Archivio storico), sono ancora oggi visibili le firme di alcuni illustrissimi frequentatori, (prevalentemente stranieri), che di passaggio da Firenze, hanno eletto come punto ideale culturale di ritrovo e d’incontro proprio questa location: (in ordine alfabetico) ricordiamo qui i seguenti H. Berlioz, A. De La Martine, F. Dostoevskij, I. Duncan, A. Gide, H. Heine, A. Huxley, R. Kipling, D. H. Lawrence, F. Liszt, J. Ruskin, A. Schopenhauer, G. Stein, Stendhal, M. Twain, E. Zola. In proposito, lo scrittore Niccolo’ Tommaseo così ebbe a dire: “E documento di storia, e curiosità preziosa ai cercatori d’autografi e a chi dalla mano di scritto arguisce l’indole dello scrivente, sono i registri dove i forestieri segnano di proprio pugno il nome loro e il libro che chieggono. Del passare che fecero da Firenze tanti uomini notabili nello spazio di tanti anni, non rimarrà forse traccia che in que’ registri” (N. Tommaseo, “Di Gian Pietro Vieusseux e dell’andamento della civiltà italiana in un quarto di secolo”, Firenze, Stamperie della Loggia del Grano, 1863).
Massimo Selmi
28 aprile 2013
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