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”Exit Strategy”, il nuovo romanzo di Walter Siti da oggi in libreria

Il vincitore del Premio Strega 2013 torna oggi in libreria con un nuovo romanzo ''Exit Strategy''. Protagonista è un uomo vissuto per tanti, troppi anni in un'ubriacatura di illusioni, convinto di poter toccare il Paradiso: una storia e un destino personali che si riflettono in quelli dell'Italia, abbagliata dalle bugie del suo leader...

Dopo ”Resistere non serve a niente”, arriva il nuovo libro del vincitore del Premio Strega 2013

MILANO – Il vincitore del Premio Strega 2013 torna oggi in libreria con un nuovo romanzo ”Exit Strategy”. Protagonista è un uomo vissuto per tanti, troppi anni in un’ubriacatura di illusioni, convinto di poter toccare il Paradiso: una storia e un destino personali che si riflettono in quelli dell’Italia, abbagliata dalle bugie del suo leader. Dopo ”Resistere non serve a niente”, dove  Walter Siti descrive il mondo della finanza e una realtà contemporanea in cui il denaro e il possesso sono l’unico valore, in cui il corpo è moneta di scambio, lo scrittore rappresenta in questo libro la fine delle illusioni italiane, lo scontro con la realtà. Come li rimettiamo, adesso, i piedi in terra?

IL LIBRO – Il protagonista di questo romanzo è Walter Siti. Non il Walter Siti in carne e ossa ma il personaggio che l’autore ha inventato nei suoi libri precedenti. Un uomo che ha deciso di cambiare vita, di abbandonare quella illusione di onnipotenza in cui si è cullato per trent’anni, e che dopo tante storie effimere si è adattato alla relazione “umana troppo umana” con un nuovo compagno. Il passaggio dal desiderare all’essere desiderato, e il contemporaneo trasferimento da Roma a Milano, significa per lui il cambiamento “dall’infinito barocco di cartapesta all’assunzione di responsabilità”. Sullo sfondo di questo percorso personale, un interrogativo più profondo: davvero per gli italiani è possibile uscire dalla malattia d’infinito che sembra averli colpiti, abbagliati dal “sole in tasca” del loro leader più carismatico, idolatrato e odiato in ugual misura? Esiste una via d’uscita che non sia semplice recessione? O, come il vecchio protagonista teme per sé, l’uscita si configura soltanto come un ennesimo trompe-l’oeil, dove le ossessioni non si sconfiggono combattendole ma si eludono parlando d’altro?

L’AUTORE – Originario di Modena, vive a Milano. Ha insegnato nelle università di Pisa, Cosenza e L’Aquila. È il curatore delle opere complete di Pier Paolo Pasolini e, da febbraio 2013, direttore di “Granta Italia”. Tra i suoi libri ricordiamo “Troppi paradisi” (2006), “Il contagio” (2008), “Il canto del diavolo” (2009) e “Resistere non serve a niente” (2012), Premio Strega 2013.

12 marzo 2014

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