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Esce domani ”La mia voce arriva dalle stelle”, il libro testimonianza di un ex bambino autistico

Esce domani per Piemme il libro-testimonianza di Hugo Horiot che racconta la sua personale battaglia contro l’autismo. Una vera ''lezione di vita'', come lo ha definito Le Figaro. Sin da bambino, Julien Hugo sa di aver qualcosa di strano...

Un libro-testimonianza dell’attore francese Hugo Horiot che racconta la sua esperienza con una forma particolare di autismo.  In modo molto diretto, scrive cosa gli passava per la testa da bambino, dei suoi silenzi o dei suoi scatti d’ira, del rapporto con la madre e di alcune piccole ossessioni.  Fino a spiegare come è riuscito ad uscire dal suo isolamento

MILANO – Esce domani per Piemme il libro-testimonianza di Hugo Horiot , ‘La mia voce arriva dalle stelle‘, che racconta la sua personale battaglia contro l’autismo. Una vera ”lezione di vita”, come lo ha definito Le Figaro. Sin da bambino, Julien Hugo sa di aver qualcosa di strano. Pensa troppo, grida troppo, non cammina. Gli piacciono le ruote e tutto ciò che gira, perché il movimento circolare lo fa sentire bene. Gli piacciono i rumori che salgono dalle tubature, perché lo mettono in contatto con il cuore della Terra. Non ama il mondo esterno, infatti non parla con nessuno. E’ un sognatore, che trova nei sogni la libertà. E’ autistico, affetto da una forma grave dalla sindrome di Asperger.

SCONFIGGERE L’AUTISMO – Poi un giorno, Hugo decide di uccidere Julien, il suo vero nemico, che vive dentro di lui e non gli permette di essere come gli altri. Verso i 6 anni dice a sua mamma che vuole cambiare nome e sarà ai 18, dopo un lungo percorso, che l’incontro con il teatro lo aiuterà definitivamente a trovare un autocontrollo tutto personale. Hugo diventa “imperatore di se stesso” per uscire dall’isolamento. Oggi è un attore e un regista affermato, uno dei pochi che ha superato l’autismo.

LA TESTIMONIANZA – Un racconto lucido in prima persona, che con la voce di bambino ci fa entrare nel suo mondo e guardare fuori attraverso i suoi occhi. Un mondo difficile e ostile, dove c’è spazio solo per chi è “normale”. Horiot rievoca con immagini potenti e uno stile asciutto le sue sensazioni, la sua battaglia contro se stesso, il suo incessante dialogo interiore, il rapporto con la madre che coraggiosamente l’ha sostenuto.

13 ottobre 2014

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