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Lettera di Irene Conca alla figlia mai avuta – #AMioFiglio

Piccola mia,

sì credo che tu saresti stata una bimba! Una bella bambina con gli occhi scuri come i miei ed i capelli ribelli.

Ti ho aspettato tanto, sai…Ti avrei amata fin da subito tra mille paure e desideri, tra difficoltà ed ostacoli ma ti avrei amata anche oltre la mia malattia. Avrei rischiato di non sentire il tuo pianto o la tua voce ma avrei rischiato con amore e tu mi avresti aiutata. Ti avrei portata al parco, come faceva mio padre; ti avrei fatto ascoltare “Avrai” di Baglioni ed avresti avuto davvero un legnetto di cremino da succhiare. Ti avrei anche insegnato ad andare in bici e, tra una caduta e l’altra, ti avrei aspettato in fondo alla strada…la tua!

Anna…questo il nome scelto, ti piace? È quello di mia madre e della mia bisnonna. Non so che madre io sarei diventata ma so di certo che avrei provato ad indicarti la strada e qualche trucco, lasciando a te il resto. Io, presenza discreta….ok ok…ho un caratteraccio quindi ci saremmo scontrate ma poi abbracciate. Avresti amato gli animali…tutti, da brava gattara mi avresti aiutata tra i vicoli di Roma nostra! E poi…poi ti avrei portata in giro per la Città a riscoprire il tempo lento i sorrisi i profumi. Avremmo cucinato insieme e nonna sarebbe stata fiera di te. Ti avrei aiutata a scuola a fare le tue scelte a pensare con cuore e testa e a sentirti donna onesta fiera indipendente…forte! Ci sarei riuscita grazie a te. Avremmo anche viaggiato un po’…e poi saresti partita sola. Ti a vrei aspettata curiosa e commissa. Poi…poi magari mi avresti raccontato di “lui” ed avresti pianto e io? Non so…non sono brava con le parole; ti avrei abbracciata forte e guardata in quei tuoi occhi profondi.

Avremmo avuto partite a carte e domeniche di derby…perchè l’amore va di madre in figlia. Piccola mia…nel mio cuore ti aspetto ancora ma so che tu non puoi arrivare…e allora? Allora ti amerò negli occhi di tutti gli altri bambini che incontrerò. So che ci saresti stata..so che mi avresti perdonata imperfezioni e debolezze rendendomi madre e donna più forte e bella. Ti scrivo questa lettera mentre sono al sole in giardino…perchè io sono figlia dell’estate e lo saresti stata anche tu!

Cara Anna…con amore, tua madre.

 

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