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Settembre all’insegna dell’arte, le mostre da non perdere

Per chi rientra dalle vacanze, per chi si gode gli ultimi giorni di meritato relax o per chi sta programmando un viaggio all’insegna dell’arte e della cultura, oggi proponiamo le grandi mostre di fine estate da non perdere in tutta Italia.

MILANO – L’estate è finita quasi per tutti, ma possiamo consolarci pesando che nelle nostre città non ci aspetta solo il ritorno al lavoro e alla solita vita. Un buon antidoto per non farsi prendere dalla nostalgia è continuare a fare ciò che ci piace e ci fa stare bene. E cosa c’è di meglio che immergersi nell’arte e nella bellezza? Oggi vi proponiamo un calendario con le numerosissime mostre in allestimento in Italia, in questi ultimi stralci di estate settembrina.

EDWARD BURTYNSKY, “ACQUA SHOCK” – Si parte il 3 settembre, a Palazzo della Ragione di Milano, con la mostra che presenta, fino al 1 novembre 2015, le immagini del fotografo canadese Edward Burtynsky, interamente dedicate al tema dell’acqua. Edward Burtynsky, grande interprete della fotografia internazionale, da sempre documenta gli effetti del nostro progresso sul pianeta. Attraverso ricerche approfondite e lunghi viaggi ha scoperto e raccontato realtà solo in apparenza lontane ma strettamente collegate al futuro del genere umano. Le risorse naturali sono al centro del suo lavoro e dopo le affascinanti immagini delle cave e la magnifica serie dedicata al petrolio, negli ultimi anni si è rivolto allo studio della primaria fonte di vita sulla terra.
Acqua shock raccoglie in sette capitoli Gulf of Mexico, Distressed, Control, Agricolture, Aquaculture, Waterfront, Source l’analisi di tutti gli aspetti connessi all’origine e all’utilizzo dell’acqua: dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dalle colture acquatiche alle irrigazioni a pivot centrale, dai paesaggi disidratati alle sorgenti indispensabili.

MARC CHAGALL, “LA GRAFICA DEL SOGNO” – Il 4 settembre si apre a Monza, nella doppia sede dell’Arengario e della Casa degli Umiliati, La grafica del sogno: in mostra nella loro interezza, fino al 6 gennaio, le tre più importanti serie di incisioni realizzate da Marc Chagall. Con circa trecento acqueforti ispirate a Le anime morte di Gogol’, alle Favole di La Fontaine e alla Bibbia.

“L’ARMONIA DEL VERO. VITA E PAESAGGI TRA TERRE E ACQUE” – Dedicata alla pittura veneta a cavallo tra Otto e Novecento, la mostra apre le sue porte il al pubbloico il 10 settembre. Opere bellissime, tutte selezionate dal collezionismo privato e quindi prima viste solo sulle pareti delle case dei proprietari. Affascinante la sede: Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, la “Versailles del Veneto”, appena restaurata dalla Regione del Veneto.

GIACOMO BALLA A MAMIANO DI TRAVERSETOLO – La Fondazione Magnani Rocca, la celebre casa-museo dei capolavori a Mamiano di Traversetolo, dal 12 settembre propone una propria, originale analisi su un nome noto, quello di Giacomo Balla. Anche in questo caso, non si tratta dell’ennesima retrospettiva ma di una mostra ben mirata, su un aspetto preciso, quello del periodo astrattista e futurista dell’artista.

PORDENONE MONTANARI – Il 12 settembre, in Friuli, ed esattamente alla Galleria Civica Harry Bertoia di Pordenone, arriva la prima esposizione italiana di Pordenone Montanari, il pittore più segreto e nascosto del nostro Novecento, scovato nel suo buen retiro piemontese da appassionati giunti dalla lontana India e fatto conoscere a livello internazionale con la recente grande mostra a Londra.

“FLOW” A VICENZA –Nella Basilica Palladiana dal 17 settembre, uno stimolante confronto-dialogo tra arte italiana e arte cinese, con i grandi protagonisti del contemporaneo dei due paesi. La rassegna, intitolata “Flow” è anche occasione per un dialogo in ambito filosofico tra Occidente e Oriente.

BARBIERI OSWALDO TERRIBILE, “I FUTURISMI DI UN GIOCOLIERE” – Dal 18 settembre al 22 novembre lo Spazio Mostre della Fondazione di Piacenza e Vigevano ospita invece a Piacenza “I futurismi di un giocoliere”, la più grande retrospettiva dedicata, dal 1980 ad oggi, al leggendario Barbieri Oswaldo Terribile: BOT, protagonista eclettico della seconda stagione del Futurismo, straordinario sperimentatore capace di lavorare tra i primissimi – al pari di Depero – sul doppio binario dell’arte visuale e del graphic design. Una figura eccentrica e fuori dal coro, omaggiata dalla sua città con una mostra che ne mette in luce l’intero percorso creativo: indugiando per la prima volta in modo così puntuale anche sulla sua fascinazione nei confronti dell’arte africana.

“IL MANICHINO DELLA STORIA: L’ARTE DOPO LE COSTRUZIONI DELLA CRITICA E DELLA CULTURA” – Dal 18 settembre 2015 al 31 gennaio 2016, nel nuovo spazio recuperato delle Ex Manifatture Tabacchi di Modena, si terrà “Il manichino della storia: l’arte dopo le costruzioni della critica e della cultura”, una mostra, curata da Richard Milazzo, prodotta dal Comune di Modena, che presenta circa 90 capolavori appartenenti a collezioni private del territorio, realizzati nel periodo compreso fra gli anni Ottanta e i nostri giorni. Nel percorso espositivo s’incontreranno dipinti, sculture, fotografie e installazioni di quarantotto artisti protagonisti della scena artistica internazionale degli ultimi decenni.
Mentre testimonia la direzione niente affatto provinciale del collezionismo locale, la rassegna solleva questioni che interrogano la natura stessa dell’arte e le sue pretese. Realizzate negli ultimi tre decenni soprattutto in ambito newyorchese, le opere fanno scorrere davanti agli occhi una rapida successione di stili e movimenti, dal Concettualismo all’Appropriation art, dal Neo-Pop al Superkitsch, dall’Arte povera alla Transavanguardia, dal Neo-espressionismo, a molte altre correnti.

“THOMAS JEFFERSON E PALLADIO. COME COSTRUIRE UN MONDO NUOVO” – Al Palladio Museum, ancora a Vicenza, dal 23 settembre, “Thomas Jefferson e Palladio. Come costruire un mondo nuovo“, l’esposizione che spiega come l’architettura migliora la vita delle persone. Due figure storiche vengono messe a confronto mostrandone le idee e le soluzioni: dai centri di potere degli Stati Uniti al rivoluzionario modello di Campus universitario, al disegno del territorio americano: Jefferson guarda a Palladio per dare forma al futuro.

AMOS NATTINI, “PITTORE DI ALTRI MONDI” – In Italia manca da molto tempo una vera, grande retrospettiva sulla pittura di Amos Nattini, il celebre illustratore della Divina Commedia. A riempire questo vuoto provvede ora la Pilotta a Parma (dal 26 settembre) con la mostra “Amos Nattini, Pittore di altri mondi”, mostra che fa riscoprire un artista fuori dal tempo, l’interprete appunto di “altri mondi”.

“VIDEOARTE A PALAZZO DEI DIAMANTI. 1973/1979 REENACTMENT” A FERRARA – Dal 26 settembre arriva a Ferrara una rassegna che ripropone gli esiti degli anni di ricerca che la sede espositiva ferrarese promosse, nel settimo decennio del secolo scorso, intorno all’allora nuova “video arte”. Le opere raccolte in quegli anni da quello che era il centro di riferimento italiano per il settore, opportunamente restaurate, tornano ad affascinare. Oggi documento storico, allora oggetto di discussione e contrasto.

“CANOVA E LA BELLEZZA” – Affascinante la mostra e altrettanto affascinante l’itinerario sul tema di Canova e la Bellezza che viene proposto dal 26 settembre al Museo e Gipsoteca di Canova a Possagno, nel Trevigiano. Il ritorno in Italia della celebre Venere di Leeds, viene festeggiato con una mostra e un itinerario canoviani tra Possagno, Asolo e Crespano del Grappa, luoghi tra i più belli di quella “Marca Amorosa et Gioiosa” che ha in Venere il suo naturale nume tutelare.

4 settembre 2015

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