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Scoperta una ciocca di capelli di Leonardo. Partono le ricerche sul DNA

Oggi, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, è stato mostrato a tutti i media una sua ciocca di capelli

MILANO – Oggi, in occasione della data dell’anniversario del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, il direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci e la presidente del Leonardo da Vinci Heritage hanno mostrato davanti a vari media e studiosi di tutto il mondo la ciocca di capelli del genio vinciano: si tratta di circa venti capelli biondi, che fino a poco tempo prima si trovava in una collezione americana. Si tratta di una scoperta incredibile, in quanto potrebbe rivelare i geni del genio.

La storia della ciocca di capelli

Come è giunta la ciocca di capelli fino a noi? Si tratta di una storia molto affascinante e curiosa che parte dal 1863, quando Arsène Houssaye, amico di Delacroix e Baudelaire, venne inviato tra le rovine del castello di Amboise a ricercare la tomba di Leonardo. Infatti è proprio qui che nel 1519 venne inumato ed è qui che che doveva trovarsi la sua tomba. Così, conducendo varie ricerche, Houssaye trovò un cranio e delle ossa nei pressi della lapide con la scritta “Leonardus Vinci”. I resti vennero ricomposti nella tomba insieme alle altre reliquie, ma Houssaye si tenne per sé un anello trovato sul dito del genio e una ciocca di capelli. La ciocca successivamente passò nelle mani di un colto collezionista americano che acquistò la ciocca e l’anello dallo studioso francese. Il caso volle che un altro collezionista si impossessasse del tesoro vinciano, il quale ha contattato Alessandro Vezzosi, il direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, e Agnese Sabato, la presidente del Leonardo da Vinci Heritage.

Siamo dunque in un momento importantissimo per quanto riguarda gli studi sul genio vinciano: grazie al DNA rintracciabile grazie ai capelli è possibile capire i discendenti diretti e sapere di più sulla sua genetica: insomma, Leonardo colpisce ancora e non smette mai di affascinarci!

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