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Giovanni Fattori, “macchie” di colore per rappresentare il mondo

Oggi il mondo dell’arte ricorda Giovanni Fattori, celebre pittore toscano ed esponente dei Macchiaioli famoso per i suoi dipinti dedicati alla Maremma

MILANOGiovanni Fattori è stato un importante pittore toscano vissuto alla fine dell’Ottocento tra Livorno e Firenze. E’ stato certamente il maggiore esponente dei Macchiaioli, movimento artistico toscano, che anticipò i giochi di luce tipici degli Impressionisti. Pittore e incisore di successo, sperimentò diverse tecniche figurative oltre alla pittura, utilizzate per rappresentare la sua terra, la Toscana e più in particolare la Maremma. I temi più ricorrenti nella pittura di Fattori sono i ritratti, i paesaggi e episodi storici.

LA VITA

Giovanni Fattori nasce a Livorno il 6 settembre 1825 e fin da piccolo manifesta una particolare propensione al disegno. Fattori prese parte alle battaglie per l’Unità d’Italia, collaborando con il Partito d’Azione come ‘fattorino di corrispondenza’. Il primo lavoro di soggetto risorgimentale, Il campo italiano alla battaglia di Magenta, risale a questo periodo. A partire da questo dipinto il soggetto militare diverrà uno dei favoriti nelle opere di Fattori: battaglie, soldati. L’altro tema ricorrente è il paesaggio, in particolare la sua terra, la Maremma Toscana, con una estrema attenzione al paesaggio agrario.

GLI ANNI CINQUANTA

Nel 1850 inizia a frequentare il Caffè Michelangelo a Firenze in via Larga, punto di ritrovo degli artisti anti-accademici dell’epoca che discutevano le nuove strade artistiche da percorrere. Qui incontra Telemaco Signorini, giovane pittore fiorentino, col quale fonda qualche anno più tardi il movimento dei Macchiaioli.

GLI ULTIMI ANNI

Nel 1869 viene nominato professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove diventa successivamente docente onorario. Dopo il 1880 si reca spesso in Maremma, terra che lo affascina e che riproduce in moltissimi dei suoi quadri e acqueforti degli ultimi anni. Questi sono infatti gli anni in cui Fattori è più produttivo. Giovanni Fattori muore a Firenze il 30 agosto 1908.

LO STILE

La sua pittura andò sempre più semplificandosi ed arrivò ad un nuovo modo di esprimere la luce giungendo a quell’effetto di macchia che caratterizza il nome del gruppo di cui fece parte (macchiaioli) con rapidi e piccoli abbozzi attraverso poche, essenziali, macchie di colore. Andò inoltre sempre più discostandosi dalle forme accademiche per cercare di rendere una rappresentazione reale dei soggetti, orientandosi verso gli umili aspetti della vita quotidiana – personaggi, animali, scene di vita rustica, ecc.  Questo nuovo modo di dipingere fu uno degli argomenti più discussi dagli artisti che si riunivano al Caffè Michelangelo.

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