Sei qui: Home » Intrattenimento » Cinema » “Me Dea”, il master teatrale sulla tragedia di “Medea” diventa un film

“Me Dea”, il master teatrale sulla tragedia di “Medea” diventa un film

Tratto dall’opera teatrale di Euripide, Il mediometraggio realizzato da Vittorio Vaccaro verrà trasmetto in anteprima questa sera alle 20.45 alle Officine del teatro delle Vigne

MILANO – La storia di una donna, Medea, che per amore abbandona la propria città, inimicandosi anche dei propri cari, e che, una volta sposato l’uomo amato e concepito due figli, viene tradita dal marito Giasone che s’innamora di un’altra ragazza: da qui l’inizio di una tragedia familiare. E’ questo “Me Dea”, il mediometraggio tratto dall’opera teatrale di Euripide e realizzato da Vittorio Vaccaro. Il mediometraggio verrà trasmetto in anteprima questa sera alle 20.45  alle Officine del teatro delle Vigne.

 

TRA CINEMA E TEATRO – Questo mediometraggio ingloba così un’opera classica che non utilizza il codice teatrale ma quello cinematografico, cercando tuttavia di esprimersi attraverso un linguaggio testuale ricercato e allo stesso tempo estremamente moderno, mirato a una recitazione leggera ma profonda. Sessanta minuti intensi, dove gli attori mantengono sempre un’interpretazione calibrata, mai sopra le righe, gli sguardi in silenzi a volte assordanti riecheggiano tra le parole dei protagonisti e tra i luoghi, spesso angusti, di un teatro che accoglie la tragedia, non su un palco ma dietro le quinte, tra i camerini, sulla graticcia, in un magazzino dove sono stipate attrezzature da lavoro.

TRA FINZIONE E REALTA’ – Così dieci attori aspettano che inizi il loro spettacolo: tuttavia il plot della pièce teatrale prende già vita proprio dietro le quinte, come se gli attori fossero incastrati in quella storia che dovrebbero interpretare di fronte a un pubblico, ma che invece li spinge a dialogare tra loro attraverso la tragedia. Me Dea diventa la loro stessa tragedia: tutti sono Medea e Giasone, vivendo così in prima persona il dramma di un amore tradito che si confonde tra finzione e realtà.

 

© Riproduzione Riservata