Sei qui: Home » Istruzione » Scuola » L’Educazione Civica e l’importanza di rispettare le leggi

L’Educazione Civica e l’importanza di rispettare le leggi

Abbiamo parlato con ITALIASTATODIDIRITTO sull'educazione civica nelle scuole, il suo valore e la situazione di rispetto per le leggi in Italia

MILANO – Negli ultimi tempi si è tanto parlato di Educazione Civica nel campo dell’istruzione e della scuola. Infatti è stato proposto in Parlamento di rendere l’Educazione Civica come una materia obbligatoria con voto, ma è effettivamente chiaro in che cosa consista? L’abbiamo domandato all’associazione ITALIASTATODIDIRITTO, l’associazione costituita a Milano da giuristi, liberi professionisti e professori universitari di diversa formazione e orientamento politico uniti da un convincimento, ossia che sia arrivato il momento di attivarsi per difendere i princìpi costituzionali sui quali si fondano democrazia liberale e rappresentativa.

Cosa significa “educazione civica”

L’educazione civica consiste nel “mettere i ragazzi nella condizione di conoscere quali sono i fondamentali intorno a loro per quando si troveranno a vivere nella società una volta che  saranno adulti, nel dare a loro strumenti di comprensione e di azione nel contesto dato, quindi nell’impartire a loro non solo nozioni riguardo alle materie, ma anche qualcosa che abbia come oggetto la loro posizione nella società.” dice l’avvocatessa Simona Viola, fondatrice e presidente dell’associazione. Però, ciò che è veramente importante è, al di là del diritto costituzionale, il rispetto per la legge, per la norma, per la regola. L’insegnamento del diritto non significa educazione alla salute o sostenibilità ambientale, perché c’è un tema di fondo, ossia l’educazione alla legalità, che, secondo ITALIASTATODIDIRITTO merita uno spazio autonomo: “La scuola non può fare a meno di spiegare ai ragazzi che quando diventano maggiorenni, le loro responsabilità consistono anche nel rispettare la legge in quanto tale come forma moderna di convenzione tra gli umani per organizzare la società in modo ordinato, efficiente e giusto, sia qualche cosa che va insegnato. Esiste a priori la legge, le regola come forma di convivenza tra civili, che è il contrario dell’arbitrio, della prepotenza, della tracotanza, della protervia, del ricorso alla forza. Gli umani tra di loro si organizzano con le leggi. Le leggi vanno rispettate e se non ti piacciono le combatti, ma prima di tutto le rispetti. Poi dopo si possono insegnare le leggi e va benissimo che i ragazzini sappiano della costituzione e della sua storia.“. Ma l’educazione civica non è di certo una novità nell’istruzione scolastica italiana: infatti è da decenni che se ne parla e sono state assunte varie denominazioni per definire di fatto la stessa cosa, che si chiami educazione civica, cittadinanza e costituzione, educazione alla cittadinanza etc.

L’educazione alla legalità in Italia

La mancanza di una educazione alla legalità, al rispetto della legge come istituzione è una delle emergenze davanti alle quali ci troviamo. Si tratta come dice Simona Viola, di un “imbarbarimento generale, di un’involuzione, frutto di una grandissima ignoranza. Un tempo la società cercava, incluse anche le classi meno abbienti, e meno sapiente, era, per una ragione di soggezione socio-culturale, rispettosa delle leggi della società. Oggi invece non è più così.

Le attività di ITALIASTATODIDIRITTO nelle scuole

L’associazione ITALIASTATODIDIRITTO si impegna a concepire specifici interventi nelle scuole per educare appunto alla legalità e al rispetto delle norme. È consapevole di quanto sia difficile trasmettere tali messaggi, soprattutto in un periodo in cui la società non aiuta. Le attività che propone nelle scuole sono varie e mirare all’età dei ragazzi in questione. Per esempio, nei licei si propongono contenuti molto mirati e qualificati, in quanto gli studenti sono considerati maturi al punto giusto per potere discutere con loro di Costituzione e di diritti: vengono proposti un paio di ore frontali con professori di diritto universitari o con assistenti dell’università, spiegando in particolare cosa distingua uno stato democratico liberale occidentale dalle dittature e i paesi autoritari.
C’è in progetto l’idea di portare dei laboratori anche nelle scuole medie, come dei giochi di ruolo in cui viene spiegato cosa siano le regole e cosa siano le norme. “Così si cerca di aiutare i ragazzi a capire che senza regola c’è l’anarchia, il caos e la violenza e che la regola è la convenzione che ci aiuta a vivere insieme. Poi li facciamo creare loro stessi le regole e cerchiamo di diffondere il messaggio diretto da quale loro possano desumere l’amore e il rispetto per il diritto.

 

© Riproduzione Riservata