Sogni – racconto di Maria Breviglieri
Si alzò cercando di non svegliare suo marito. Non riusciva a dormire quella notte, ma in realtà, erano anni che non riusciva più a dormire
Si alzò cercando di non svegliare suo marito. Non riusciva a dormire quella notte, ma in realtà, erano anni che non riusciva più a dormire
Il giornale lo legge soltanto mio nonno e soltanto per poco tempo, al mattino, mentre beve il caffè; tanto poi, a pranzo e a cena,
Era quasi la fine di novembre e nonostante il paesaggio imbiancato dalla brina Amilcare stava percorrendo la vecchia stradina degli orti con i finestrini abbassati.
La signora Pipistrella si chiamava, in realtà, Rossella. Ma siccome la mattina dormiva e la notte scriveva, i bambini del piano di sopra la chiamavano
“Por una cabeza” canticchio, confondendomi tra parole e il tintinnio metallico delle pentole. E’ l’ora di preparare il pranzo della domenica che non è meno
Era una fresca serata di settembre ore ventuno. Aurora era uscita di casa con la sua giacca a vento blu, i suoi venticinque anni, le
Se rimani, qualcosa di te andrà comunque via. Lo aveva letto una volta, da qualche parte in uno dei tanti libri che aveva letto. Lo
L’inverno….. Il freddo….. La tempersta di neve…..fortissima…. Il buio pesto…… E nel questo tenebrone urla solo il vento,con la voce freddo e terribile…. La strada
a Ester Smulevich Deborah e Marco si erano conosciuti quando avevano solo pochi anni. Le loro famiglie erano solite festeggiare e onorare insieme le ricorrenze
Continuo a fissare quella porta. E’ familiare, è la mia casa. Quel marciapiede lo conosco bene. Quanti momenti insieme sono iniziati e finiti davanti a
Una goccia rossa solletica l’interno delle mie cosce fredde e sporche, la vedo scendere e colorarmi la pelle fino a ricoprire le nude caviglie. La