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I più antipatici personaggi della letteratura secondo i lettori

Non tutti i personaggi sono coraggiosi o eroici. Anzi, molti sono proprio antipatici. Ecco una lista dei personaggi più odiosi della letteratura

MILANO – Se siete dei veri BookLovers vi sarete imbattuti nella conoscenza di infiniti personaggi letterari, il cui numero supera perfino la lista dei vostri amici di Facebook. Accade sovente che alcune caratteristiche di questi personaggi, nonostante il romanzo abbia toccato in modo magistrale le vostre corde più sensibili, abbia suscitato in voi un certo senso di irritazione. Che si tratti di guastafeste, mostri omicidi, altezzose eroine o assurdi paladini dell’amore, questi hanno suscitato un odio astratto tanto da essere annoverati dalla vostra coscienza come “antipatici personaggi letterari”. Ecco allora a voi alcuni personaggi della letteratura che ai lettori proprio non vanno giù.

Il principe Vronsky in Anna Karenina

La seduzione fra Anna e Vronskij va oltre un semplice gioco di sguardi. E sempre oltre e differente è il giudizio che i lettori, anzi in questo caso le lettrici, hanno dato all’acclamato personaggio immaginato nei più differenti modi nella propria fantasia. E’ su questa lunghezza d’onda che il principe da molte lettrici è definito come “insopportabilmente antipatico, di poco carattere e anche bruttino”, stando alla descrizione. Che siano stati dettati da insicurezza, invidia e insoddisfazione alcuni dei suoi atteggiamenti ritenuti così odiosi? Chissà, a questa domanda può rispondere solo la libera interpretazione dei differenti lettori.

Uriah Heep del romanzo David Copperfield

L’apparenza inganna o forse no. Lo sa bene il personaggio Uriah Heep creato dalla penna di Charles Dickens. Celebre per la sua ostentata umiltà e generale ipocrisia, il giudizio dei lettori deve essersi fermato alla mera descrizione di Heep descritta nel romanzo e che lo vede come un personaggio brutto, repellente, alto, magro, dallo sguardo spento e che non guarda mai in faccia i suoi interlocutori.

Amy March di Piccole Donne

Donne del passato e non solo sono cresciute sognando con “Piccole Donne”, riconoscendosi nelle sorelle March. Un romanzo pensato per giovani lettrici e che pone sulla scena una tipica famiglia americana. Quattro piccole sorelle così differenti e complementari tanto da indurre le lettrici a non identificarsi in un unico solo personaggio. Sembra però che a destare un pò di antipatia sia in particolare Amy, considerata troppo infantile, bella, vanitosa e viziata. Che si tratti solo di semplice invidia?

Lucia de I Promessi Sposi

Mai libro fu tanto amato e odiato allo stesso tempo. Trovare un univoco parere sul romanzo manzoniano è pressocchè impossibile, così come simpatizzare o schierarsi contro un unico personaggio. In questo turbinio di vicende ed emozioni, i lettori sembrano però avere una certa riluttanza verso la mite Lucia. Le sue virtù cristiane, soprattutto la carità e l’innocenza e il suo riuscire sempre a fondere l’ideale dei principi con il reale del vivere quotidiano, hanno sucitato un senso di antipatia nei suoi confronti.

Madame Bovary di Flaubert

Pubblicato nel 1857 il romanzo di Flaubert suscita fin da subito successo quanto scandalo. Con Madame Bovary, Flaubert dissacra quell’ideale romantico e la donna in questione viene trasformata in una comune e mediocre donna di provincia persa dietro sogni illusori e irrealizzabili. Saranno questi i motivi che ancora pongono Madame Bovary agli occhi di alcuni lettori come una vera antagonista?

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