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“Perché si dice?” Ecco il significato di alcuni modi di dire

Molti sono i modi di dire che nella lingua italiana usiamo senza conoscerne la storia e il significato. Ecco l'origine di alcuni modi di dire

Il fascino della lingua italiana è data anche dai diversi modi di dire, di cui non sempre ricordiamo la storia e il significato. Cosa vuol dire “A caval donato non si guarda in bocca”,  perché si dice “Per filo e per segno?” Scopriamo insieme il significato di alcuni modi di dire molto diffusi nella lingua italiana.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Per filo e per segno

Per filo e per segno viene quotidianamente utilizzato per delineare quei lavori svolti con precisione e meticolosità. Ma da dove deriva questo significato? L’origine di questo modo di dire è davvero curiosa. In passato i segantini (coloro che segavano i tronchi degli alberi) e gli imbianchini, erano soliti batter la corda: imbevevano una corda di vernice colorata e la appoggiavano al muro o al trono di un albero. Ad un certo punto ne lasciavano andare un’estremità di colpo, in modo da lasciarne l’impronta che determinava la linea da seguire per imbiancare o per tagliare. Per questo motivo questo modo di dire è diventato sinonimo di un lavoro fatto con precisione e con esattezza.

Fare la cresta

Nell’antichità i contadini erano soliti aggiungere alla loro cucina un condimento, chiamato “agresto“, ricavato dall’uva poco matura. Per preparare il condimento i contadini venivano mandati nelle vigne per cogliere solo l’uva ancora poco matura. In realtà spesso i contadini raccoglievano anche l’uva buona da tenere per sé. Questo gesto ha preso il nome di “fare l’agresto” che, col tempo si è trasformato in “fare la cresta”.

Lupus in fabula

Lupus in fabula” viene comunemente utilizzato per indicare l’arrivo inaspettato di qualcuno di cui si stava precedentemente parlando. Originariamente il modo di dire indicava l’arrivo di una persona che impediva il proseguimento del discorso. La locuzione prende origine dal fatto che nelle favole si descriveva il lupo come un animale cattivissimo, tanto che la sua presenza faceva ammutolire le persone. Un suo corrispondente è il “Parli del diavolo, e spuntano le corna”.

A caval donato non si guarda in bocca

La locuzione viene utilizzata per indicare che non bisogna giudicare un regalo, ma esserne comunque grati a prescindere dal suo valore. Il modo dal fatto che, per valutare l’età e lo stato di un cavallo, è necessario guardare lo stato della dentatura. Nell’antichità il cavallo era fonte di ricchezza e bisognava essere grati se si riceveva l’animale come dono, a prescindere dal suo stato di salute.

Restare al verde

Restare al verde si usa per descrivere la mancanza di soldi per potere fare degli acquisti. Il modo di dire risale al tempo in cui gli appalti pubblici venivano svolti tramite aste pubbliche. Il battitore accendeva una candela con il fondo verde che, una volta esaurita, segnava la fine dell’asta.  Se la candela si spegneva era sinonimo che si erano finiti i soldi per competere e rilanciare le offerte.

Perché diciamo così

Questa e altre espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

 

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