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È morto Bernardo Bertolucci, unico regista italiano a vincere l’Oscar

Si è spento a 77 anni Bernardo Bertolucci, uno dei più grandi registi italiani di sempre. Nell'87 con "L'ultimo imperatore" vinse il Premio Oscar

MILANO –  Si è spento all’età di 77 anni Bernardo Bertolucci, una delle stelle della regia italiana. Dopo il suo primo lungometraggio con Pier Paolo Pasolini, fece il suo debutto internazionale con Ultimo tango a Parigi, che destò scandalo per le scene sessuali esplicite e fu censurato dalla Cassazione. Nel 1987 si guadagnò l’Oscar per miglior regia, unico italiano nella storia, per L’ultimo imperatore.

Bertolucci e Pasolini

Figlio del poeta Attilio Bertolucci, Bernardo Bertolucci nasce a Parma il 16 marzo 1941. Dopo la laurea in Lettere alla Sapienza di Roma decide di dedicarsi al cinema, e inizia a fare da assistente al suo vicino di casa Pier Paolo Pasolini, che era alle prese con le sue prime esperienze cinematografiche. Sarà Bertolucci a girare il film di Pasolini del 1961 L’accattone, e nel 1962 realizza il suo primo lungometraggio La commare secca, sempre su sceneggiatura e scrittura di Pasolini. Dopo poco, però, abbandona Pasolini e la sua estetica cinematografica, e inizia a sviluppare le sue tematiche privilegiate. Da quel momento in avanti, i suoi film racconteranno quasi sempre storie di individui che si trovano di fronte a cambiamenti bruschi nel loro mondo e di quello circostante, a livello esistenziale e politico, senza che essi possano o vogliano cercare una risposta concisa.

 

Bertolucci e Pasolini
Bertolucci e Pasolini

Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi

La fama mondiale per Bertolucci arriva nel 1972, quando esce Ultimo tango a Parigi, un film con Marlon Brando e Mary Schneider che diventa subito oggetto di numerose polemiche e scandali. I protagonisti del film sono degli sbandati, che trovano nel sesso l’unica risposta possibile al disagio esistenziale e al declino del mondo circostante. A causa delle scene sessuali esplicite, la pellicola fu presto sequestrata dalla Cassazione, e nel 1976 Bertolucci fu denunciato per offesa al senso comune del pudore. Per cinque anni fu privato dei diritti civili, tra cui il diritto di voto. Dopo svariati processi d’appello, la pellicola venne finalmente dissequestrata nel 1987, e pochi mesi fa il film è tornato nelle sale cinematografiche (maggio 2018) nella versione in lingua originale restaurata a cura della Cineteca Nazionale e della Cineteca di Bologna. La prima mondiale ha avuto luogo a Bari nel corso del Bari International Film Festival alla presenza del regista.

L’oscar e gli ultimi anni

Nel 1987 Bernardo Bertolucci esce nelle sale con L’ultimo imperatore, un kolossal che vincerà ben nove Oscar, tra cui quello per la miglior regia. In seguito il regista torna a girare in Italia riprendendo le sue predilette tematiche intimiste con risultati alterni di critica e pubblico, a partire da Io ballo da sola (1996), per proseguire con L’assedio (1998) e The Dreamers – I sognatori (2003), che ripercorre una vicenda di passioni politiche e rivoluzioni sessuali di una coppia di fratelli, nella Parigi del 1968. Nel 2007 riceve il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia, mentre nel 2011 riceve la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes.Nel 2012 gira la trasposizione cinematografica del romanzo Io e te di Niccolò Ammaniti, intitolata appunto Io e te. Il 26 novembre 2018 si spegne a Roma, all’età di 77 anni.

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