MILANO – Il Louvre di Parigi ha deciso di clonare “Gli Schiavi” di Michelangelo – il “Morente” e il “Ribelle” – per rendere più sicuri i trasporti durante i prestiti e per trasformare le due opere in gadget per il merchandising.
Gli Schiavi sotto ai riflettori
Da qualche giorno al Louvre le due statue di Michelangelo sono sotto ai riflettori degli scienziati della Riunione dei musei nazionali (RMN) per coglierne ogni curva e linea. L’obiettivo è quello di clonare i due Schiavi fino all’ultimo dettaglio per favorire i prestiti tra i musei di tutto il mondo e per trasformare i due marmi in oggetti di merchandising da vendere ai turisti. Stessa sorte per il codice di Hammurabi che già da settembre volerà al museo di Baghdad.
Una procedura complessa
Per raggiungere l’obiettivo, i ricercatori stanno utilizzando strumenti ad alta precisione in grado di riprodurre fedelmente ogni sfaccettatura delle statue. Tra questi si trova l’Artec, simile a un ferro da stiro, che è in grado di rilevare immagini ad altissima definizione e di raccogliere una grande quantità di scatti, che trattati da specifici software, permetteranno la stampa in 3D delle opere.