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Lisa Hilton, “Nessuno nasce cattivo”

Abbiamo incontrato Lisa Hilton, giunta in Italia per presentare "Domina", l'atteso seguito del bestseller internazionale "Maestra"

MILANO – Tentiamo ogni giorno di fare ordine nel caos delle nostre vite e quando finalmente riusciamo a trovare un barlume di stabilitร  pensiamo di avercela fatta, ma difficilmente รจ cosรฌ, come dimostra la storia di Judith Rashleigh, la protagonista di “Maestra“, che sembrava essere riuscita a realizzare il suo sognoย (fare ordine nella propria vita e aprire una galleria d’arte a Venezia), ma tutto รจ destinato a cambiare. Un omicidio, al quale Judith non sembra collegata, la trascina di nuovo nel mondo spietato che pensava di essersi lasciata alle spalle, come racconta “Domina“, il nuovo romanzo di Lisa Hilton, appena uscito in Italia.

Pensavamo fosse tutto a posto e invece non รจ cosรฌ. Cosa succede a Judith?

Sembrava cosรฌ, ma purtroppo c’รจ una cosa che non รจ andata bene. Alla fine di “Maestra” pensiamo che tutto sia andato per il meglio: รจ a Venezia, รจ ricca, ha trovato il suo appartamento, ha dato vita alla sua galleria, ha tutto ciรฒ per cui ha lottato. Maย in “Domina” le ho tolto tutto ciรฒ che ha conquistato: le ho tolto i soldi, i bei vestiti, il desiderio erotico, la fiducia in sรฉ stessa e l’ho messa in una situazione in cui lei non รจ la protagonista piรน importante. La narrazione di “Domina” si sviluppa sull’idea che tutte le cose che sono successeย in “Maestra” sono in realtร  parte di un’altra storia di cui Judith non era a conoscenza e nella qualeย lei ha solo una piccola parte.

Non dobbiamo mai adagiarci, insomma.

Sรฌ, dobbiamo sempre stare sull’attenti. Tutto ciรฒ che pensavamo di sapereย su “Maestra” รจ sbagliato.

Non a caso a un certo punto Judith dice: “Forse รจ un segno di superficialitร , ma non passo poi molto tempo rimuginando sul passato”. Come si relaziona con il passato?

Credo che nel giudicare la vita e la letteratura ricorriamo spesso a una logica facile, andando sempre alla ricerca delle ragioni che stanno dietro alleย cose. Volevo giocare un po’ con questa regola. Se una donna รจ violenta, pensiamo, รจ perchรฉ รจ stata traumatizzata in passato. In “Domina” scopriamo forse quale trauma ha vissuto Judith. La frase che hai citatoย รจ un po’ laย chiave di lettura per tutto il libro, perchรฉ il tema di “Domina” รจ esattamente il passato di Judith.

รˆ possibile nascere cattivi?

No, nessuno nasce cattivo. รˆย un argomento che hanno affrontato in diverse opere di letteratura, come “La fiera della vanitร ” di William Makepeace Thackerayopere. In “Domina” ho voluto andare a fondo e indagare questa idea. Mi pare che spesso, seguendo una logica un po’ facile, si pensi che le donne possano essere cattive soltanto se c’รจ una ragione. รˆ vero tutto questo?

Il tutto condito con una lingua raffinata, sempre controllata, una lingua che forse in parte deriva dalla tua carriera accademica.ย Come lavori sulla lingua?

Provo aย scrivere usando uno stile chiaro, che tento di costruireย in un modo elegante, a volte, ma anche diretto e moderno. Quando scrivo, soprattutto lavorando aย questo romanzo, penso sempre alla voce, che รจ ovviamente in prima persona, che non avevo mai provato prima di iniziare a scrivere questa serie. Mi chiedo sempre: questo funzionaย per la voce di Judith o no? Parlerebbe cosรฌ oppure no? In ogni caso, nello stile lascio largo spazio all’istinto.

Cosa significa per te viaggiare? Tu eย Judith viaggiate parecchio…

Quando tu mi dici viaggiare io penso a scappare.

Giร  questo รจ significativo. Hai giร  risposto alla domanda.

Una cosa che adoro รจ essere in un posto strano quando nessuno sa dove sono, unaย possibilitร  che spesso il viaggio sa regalare. Adoro la sensazione cheย qualcosa succederร . Forse per me il viaggio รจ questo, forse lo รจ anche per Judith. Poi, il fatto che uso cosรฌ tanti luoghi diversi in “Domina” รจ funzionale alla storia.

Cosa hai provato tornando a Milano?

Da quando รจ uscito il primo libro sono tornata molto spesso e ogni volta mi piace sempre di piรน. Sono andata via da Milano nel 2009 e da allora la cittร  รจ cambiata davvero molto.

Torniamo a Judith. Possiamo dire che il suo modello sia Artemisia Gentileschi in “Maestra” e Caravaggio in “Domina”.

Sรฌ, Artemisia e Caravaggio sono legati perchรฉ il padre di Artemisia era amico di Caravaggio, col quale aveva lavorato. Nelle sue poesie si vede inoltre l’influenza di Caravaggio.

Cosa li accomuna?

Artemisia e Caravaggio sono figureย molto diverse ma sono accomunate dal fatto di essereย ribelli, incapaci di sottostare alle regole del loro tempo. E forse รจ questo che li collega a Judith. Caravaggio, per esempio, visse gran parte della sua vita fuori dalla societร  e dalla legge.

Sembra quasi che la societร  ti vada stretta, come se le maglie si fossero strette troppo.

Sรฌ, รจ cosรฌ, soprattutto dopo gli eventi politici dell’anno scorso.

Come possiamo gestire questa stretta? Cercare di fare per esempio un uso sano dei social network?

Oh, i social network, li odio. Le persone dicono che Judith รจ sociopatica ma secondo me usare Instagram รจ proprio psicotico. Nel romanzo ci sono tanti scherzi sui social network. Ad esempio Alvin, una povera vittima di Judith, รจ stato ucciso perchรฉ non riusciva a smettere di usare Instagram.

Uno dei temi piรน importanti del libro รจ anche il sesso, al quale dedichi un certo spazio. Quale ruolo ha in “Domina”?

Il sesso รจ essenziale al movimento narrativo. Rispetto aย “Maestra”, in “Domina” il sesso ha un ruolo diverso, perchรฉ possiamo capire la sua etร  psicologica dal modo in cui fa sesso. Nessuno dei due libri voleva essere unย libro erotico (e neanche un thriller), ma volevo parlare di sesso in un modo moderno. Mi sorprendo quando qualcuno mi dice che ho scritto qualcosa di scioccante, perchรฉ noi viviamo in un mondo in cui รจ normale per una ragazza fare sesso da sola nella sua camera da letto e mandare un video di quello che ha fatto a un uomo che non ha mai visto. Questa non รจ la realtร  ideale ma รจ la realtร . Allora mi sembra veramente strano che le cose che ho scritto sul sesso in “Maestra” e “Domina” possano risultare scioccanti per qualcuno perchรฉ nel mondo ci sono cose molto peggiori. Volevo semplicemente riflettere una realtร  che รจ sotto gli occhi di tutti.

Cosa vuoi che rimanga al lettore dopo la lettura di “Domina”?

Spero di comunicare un po’ della gioia che durante l’adolescenza ho vissuto leggendo nella mia camera da letto al nord dell’Inghilterra. Il piacere che si prova quando un libro riesce a trasportarti in un altro luogo e in un altro mondo. Divertire per me รจ la cosa piรน importante. Spero che i lettori ridano e che trovino il libro sorprendente.

Cosa provi quando scrivi?

Io odio scrivere, non capisco le persone che dicono che si divertono quando scrivono. Mi ritrovo molto in una bellissima frase di Thomas Mann: “Uno scrittore รจ una persona per cui scrivere รจ piรน difficile che per gli altri”. Al contrario, adoro leggere.

Cosa ti piace leggere?

Leggo di tutto. Ho appena finito di leggere una biografia storica di Londra e un’eccellente biografiaย di Angela Carter.

Della letteratura di oggi cosa pensi?

Ci sono piรน scrittrici che scrittori che mi interessano. Mi piace molto Hilary Mantel,ย lei fa le cose piรน interessanti con la lingua inglese in questo momento. Mi sono un po’ stufata di sentire dire che Zadie Smith รจ bravissimaย e sono contro Elena Ferrante.

Hai provato a leggerla?

Ho provato sia in inglese che in italiano ma non c’รจ stato verso. Volevo capire com’era perchรฉ ho molte amiche che ne sono innamorate.

PHOTO CREDITS: Luca Del Pia

 

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