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“I libri si promuovono con la creatività”, intervista al bookstagrammer James Trevino

Abbiamo intervistato James Trevino, il bookstagrammer da 200k follower, che ci ha parlato di come promuovere i libri sui social...

MILANO – Dopo l’intervista a Bookishbronte (link qui), continua la nostra serie di interviste ai “Bookstagrammers” più seguiti del web. L’hashtag #bookstagram conta quasi 25 milioni di post su Instagram, ed è diventato una vera e propria community internazionale dove gli utenti possono condividere la propria passione per i libri. Uno dei bookstagrammers più noti è James Trevino, 24 anni, rumeno, che conta quasi 200k followers sul suo profilo grazie alle  sue fotografie artistiche, creazioni originali che lo ritraggono insieme ai libri. Avevamo già parlato di James Trevino e del suo incredibile profilo Instagram qui, e abbiamo deciso di intervistarlo per chiedergli quali sono i modi migliori per parlare di libri sui social.

Come hai cominciato a scattare foto così particolari?

È capitato. All’inizio semplicemente fotografavo i libri che stavo leggendo, col tempo le foto sono diventate sempre più elaborate, e vedendo che ottenevo una risposta positiva ho continuato.

Come le realizzi? Richiede tanto tempo?

Dipende, può volerci dai 30 minuti fino a 2 o 3 ore o anche di più. Senza contare l’editing, nel caso in cui serva. Scatto le mie foto in gruppo, una volta al mese. Preparo delle bozze per non dimenticarmi le idee, e poi le metto in atto. Nella maggior parte delle volte funziona.

Come crei engagement con i tuoi lettori? Segui qualche “regola Instagram”?

È difficile rispondere perché non c’è una vera e propria risposta. Faccio quello che chiunque consiglia di fare su Instagram: cerco di coinvolgere i followers il più possibile e creare i contenuti migliori che posso. È importante avere passione per quello che si fa. Il mio account è diventato piuttosto seguito, ma non era quello il mio obiettivo quando ho iniziato. È un account legato ai libri, non è certo l’argomento più hot che esista, ahah. Per cui, se inizi con l’idea “Voglio diventare famoso su Instagram” non funzionerà mai. Devi fare quello che ti piace, e la gente se ne accorgerà.

Pensi che le tue foto possano avvicinare il pubblico ai libri?

Lo spero tanto. I messaggi più belli che ricevo sono quelli in cui mi vengono chiesti consigli di lettura o quelli in cui la gente mi racconta che li ho ispirati a comprare un certo libro. È la sensazione più bella del mondo!

Quanti libri leggi all’anno?

Direi tra i 50 e i 100, magari di più se è un anno buono. Però dipende, l’anno scorso è stato un pessimo anno dal punto di vista della lettura e ne ho letti una cinquantina. Il 2018 sta andando molto meglio.

Quali sono gli errori più comuni che si fanno nel promuovere la lettura sui social media?

Non penso che ci possano essere errori quando si tratta di promuovere la lettura. Ma se parliamo di “come si può promuovere meglio i libri”, penso che spingersi oltre con la creatività sia la strada da seguire. Se, per esempio, sei un autore e vuoi che il tuo libro venga notato devi essere creativo. I social media e soprattutto Instagram sono ormai talmente saturi che occorre qualcosa di davvero speciale per catturare l’attenzione delle persone. E, che piaccia o meno, Instagram è una piattaforma visuale. Prima vedi la foto, e solo dopo leggi la didascalia, SE la foto è bella abbastanza da farti smettere di scorrere.

A questo link potete trovare l’intervista in lingua originale

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