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“La libertà che guida il popolo” di Delacroix, una visione di libertà e uguaglianza

Per ricordare Eugéne Delocroix, scomparso il 13 agosto 1863, scopriamo la sua opera più celebre: "La libertà che guida il popolo".

Eugène Delacroix fu uno dei più famosi e influenti esponenti del Romanticismo francese. Fra le sue opere più celebri non possiamo che ricordare “La libertà che guida il popolo”, conservata al Musée du Louvre, in tutta la sua straordinaria e imponente bellezza.

Nato il 26 aprile 1798 e scomparso il 13 agosto 1863, con le sue pennellate intense e quasi aggressive, il pittore francese voleva rappresentare il mondo delle emozioni umane. Ma anche trasmettere la verità dei più elevati sentimenti. Divenuta il simbolo della Rivoluzione francese, l’opera di Delocroix continua, a distanza di duecento anni, ad alimentare la nostra sete di libertà.

Scopriamo insieme “La libertà che guida il popolo” in ricordo dell’artista nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa.

Eugène Delacroix Le 28 Juillet. La Liberté guidant le peuple

Il simbolo della lotta contro l’oppressore nel dipinto “La libertà che guida il popolo”

“La Libertà che guida il popolo” raffigura tutte le classi sociali unite in lotta contro l’oppressore, guidate da Marianne, simbolo della Libertà. Questo dipinto dai toni vivaci è, dunque, la rappresentazione di una romantica fantasia di uguaglianza e libertà. Ispirato dalle opere di Goya e Gericault, Delacroix dipinge su tela una sollevazione popolare. Il popolo parigino è raffigurato, con le armi in mano, durante la sua marcia al seguito di una donna, Marianne, che sventola la bandiera francese.

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La Venere di Milo e il mistero che si cela dietro la sua bellezza

A raccontarci una delle opere più celebri di sempre, è il noto critico d’arte Luca Nannipieri, autore dei libri “Raffaello” e “Capolavori rubati” pubblicati da Skira

Come viene rappresentata la Libertà

Circondata da una moltitudine di insorti e soldati morenti, Marianne è allegoria della libertà. Si erge trionfante e impetuosa, con i seni scoperti, avvolta soltanto da un cono di luce abbagliante. Indossa abiti contemporanei e un berretto frigio, simbolo dell’idea repubblicana già nel 1789. Marianne è colta nell’attimo in cui avanza sicura sulla barricata, sventolando con la mano destra il Tricolore francese e impugnando con l’altra un fucile, a suggerire la sua diretta partecipazione alla battaglia.

Lo stile e le influenze future

La suggestiva pennellata tipica di Delacroix e il suo studio sugli effetti ottici ottenibili per mezzo del colore influenzarono profondamente l’opera degli impressionisti, mentre la sua passione per i temi esotici fu fonte di ispirazione per gli artisti del movimento simbolista. Abile litografo, Delacroix realizzò illustrazioni per diverse opere di Shakespeare, Sir Walter Scott e Goethe.

Eugène Delacroix, il genio romantico

Ferdinand Victor Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863) fu un artista e pittore francese, considerato fin dall’inizio della sua carriera il principale esponente del movimento romantico del suo Paese. Compì i primi studi, appassionandosi alla lettura dei classici, presso il liceo Louis-le-Grand, mentre nel 1815 cominciò il suo apprendistato con Pierre-Narcisse Guérin, ammirando Jacques-Louis David e il suo stile neoclassico.

“La barca di Dante”, ispirata da quella di Gericault, fu la sua prima grande opera a essere accettata, nel 1822, al Salon di Parigi: il dipinto di Delacroix suscitò un certo clamore e non venne apprezzato dal mondo accademico, pur essendo acquisito per la Galleria di Lussemburgo. “La Libertà che guida il popolo” del 1830 è la sua opera più famosa e rappresentativa.

Lo stile di Delacroix è unico nel suo genere. Vicino alla corrente del Romanticismo, non cadde mai né nel sentimentalismo né nell’ampollosità, e il suo modello di romanticismo fu quello di un individualista. Il pittore sosteneva poi:

“Due cose l’esperienza deve insegnare: la prima, che bisogna correggere molto, la seconda che non bisogna correggere troppo”.

Il periodo della maturità venne influenzato dal viaggio in Africa del Nord testimoniato nelle sue opere. L’autore de “La libertà che guida il popolo” morì a Parigi nel 1863 e fu sepolto nel cimitero di Père Lachaise. Subito dopo la sua morte la Société Nationale allestì una sua retrospettiva in cui vennero esposti 248 fra i suoi dipinti e disegni. Per l’occasione, tutta l’organizzazione di ogni altra esposizione fu sospesa.

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