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Kipling “razzista”, gli studenti cancellano la sua poesia

E' quanto fatto dagli studenti dell'università di Manchester, i quali hanno sfregiato i testi della poesia del poeta affissi nel campus dell'università, sostituendoli con "Still I rise" di Maya Angelou

MILANO – Sostituire la poesia “If” (Se) del poeta vittoriano Rudyard Kipling con “Still I rise” (Ancora mi rialzo) della poetessa afroamericana Maya Angelou. E’ quanto fatto dagli studenti dell’università di Manchester, i quali hanno sfregiato i testi della poesia del poeta affissi nel campus dell’università, sostituendoli con i celebri versi inno della storia degli oppressi.

Il motivo

L’autore britannico dell’Ottocento, cantore dell’Impero, è ritenuto dagli studenti un razzista. Riddi Viswanathan, responsabile del dossier diversità nella Union, ha bollato la scelta di Kipling come “completamente inappropriata” per la Gran Bretagna di oggi, tanto meno sul muro di un edificio appena restaurato e intitolato all’attivista anti-apartheid sudafricano Steve Biko. “Riteniamo che Kipling rappresenti l’opposto della liberazione, emancipazione e diritti umani” hanno dichiarato gli studenti della Student Union.

Mi rialzo

Nella poesia “Still I Rise” Maya Angelou parla della forza della gente di colore come lei, e allo stesso tempo la poesia suona come un manifesto dello spirito di questa donna, della sua capacità di rialzarsi sempre anche quando la vita picchia duro. La poesia fa parte e dà il titolo alla raccolta “And Still I Rise”, la terza pubblicata da Maya Angelou, uscita nel 1978 in un momento estremamente prolifico della sua vita, quando aveva già pubblicato, oltre a due raccolte poetiche, anche tre biografie. La raccolta comprende 32 poesie in totale, divise in tre parti – “Touch Me, Life, Not Softly”, “Traveling” e “And Still I Rise”. Quelle della prima parte sono piene di gioia, un’affermazione della propria forza come donna e come amante – un tema assai caro a Maya Angelou, che traspare emblematicamente nella poesia “Phenomenal Woman”. Quelle della seconda parte sono un viaggio attraverso le difficoltà della vita, come l’abuso infantile, la dipendenza dalla droghe. Nella terza parte, che condivide il titolo della raccolta e si apre appunto con la poesia “Still I Rise”, si rinnova però lo spirito delle prime poesie, e qui Maya Angelou enfatizza la forza che ha sempre tratto da dentro di sé e dalla sua comunità.

La poesia

Ecco il testo della poesia, tradotta in italiano:

Fuori dalle capanne della vergogna della Storia / Io mi rialzo / Sopra un passato radicato nel dolore / mi rialzo / Sono un oceano nero, vasto e prorompente, / sgorgando e gonfiandomi, sopporto la marea. / Lasciandomi indietro notti di terrore e paura / mi rialzo / In un’alba meravigliosamente chiara / mi rialzo / Portando i doni che i miei avi che i miei antenati mi hanno tramandato / Sono il sogno e la speranza dello schiavo. Mi rialzo / Mi rialzo / Mi rialzo

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