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Kekko Silvestre, “Scrivere un libro ti concede una libertà espressiva unica”

Il frontman dei "Modà" a Bookcity presenta il suo primo romanzo "Cash. Storia di un campione", nato da una sceneggiatura ed ispirato da una storia vera

MILANO – Scrivere un libro ti da la libertà di poter sviluppare un concetto in maniera più approfondita e dettagliata, mentre in una canzone sei vincolato da un timing all’interno dei tre minuti e mezzo. Parola di Kekko Silvestre, celebre voce del gruppo musicale “Modà” che dopo la sua biografia pubblicata sei anni fa torna a cimentarsi nella narrativa “varia” con “Cash. Storia di un campione“, libro che doveva essere in origine un film, e la cui sceneggiatura ha dato vita a questo romanzo, anche grazie al supporto dello scrittore Alberto Rollo. Abbiamo intervistato Kekko Silvestre poco prima dell’incontro che lo ha visto protagonista a Bookcity.

 

Come nasce l’idea di questo tuo primo romanzo?

Nasce da una sceneggiatura che avevo già scritto e che non sono riuscito a realizzare e distribuire attraverso  il cinema. Alberto Rollo mi fa notare che all’interno di questa sceneggiatore c’è un bellissimo personaggio che si potrebbe sviluppare anche dal punto di vista narrativo. Alla fine mi metto a lavorare insieme a lui e, un po’ per caso, un po’ per passione, nasce questo libro, un’esperienza del tutto diverso della scrittura precedente della mia biografia.

 

Il protagonista di questo tuo romanzo, Cash, nasce però dalla tua esperienza personale.

Si, il libro è una storia vera anche se romanzata. Ho cercato di collocare degli episodi veri in posti inventati per far sentire al lettore quanto fosse vero questo personaggio. Gli episodi narrati sono quasi tutti veri.

 

Rispetto al tuo primo libro “Come un pittore” del 2012, quanto sei cambiato dal punto di vista umano ed artistico?

A livello umano tanto: sono diventato papà e sono cambiate le priorità. Ho avuto bisogno di stare più a casa perché sentivo una responsabilità in più addosso, mentre prima preferivo stare più in giro. Come artista non saprei, dovrebbe dirlo la gente, ma non mi sento cambiato, sono sempre stato conservatore, fedele alle cose che so fare. Forse cambiandomi la vita la racconto in un modo diverso, ma la fedeltà al pop-rock italiano rimane.

 

Quali sono le differenze tra la scrittura di un libro e quella di una canzone?

Scrivere un libro ti da la libertà di poter sviluppare un concetto in maniera più approfondita e dettagliata, mentre in una canzone devi lasciare qualcosa all’immaginazione, vincolato da un timing all’interno dei tre minuti e mezzo solitamente. Con il romanzo sei più libero.

 

Cosa legge Kekko Silvestre?

Non leggo molti romanzi: mi piace leggere storie vere, le biografie dei personaggi che mi interessano, sentire cosa succede nelle vite ad esempio di allenatori e giocatori, essendo io un grande appassionato di calcio. Tra i romanzieri Coelho è il mio preferito, un vero e proprio poeta. Il suo libro che più amo è “Il manuale del guerriero della luce“, che dice “un guerriero della luce per andare avanti nella vita ha bisogno di tre cose: fede, speranza ed amore. Mi sono tatuato la sciabola che si vede nella copertina del libro con scritti questi tre ingredienti.

 

I tuoi prossimi impegni?

Tornerò con un disco l’anno prossimo dopo una pausa lunga, merito anche di questo romanzo, e probabilmente anche con un tour.

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