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I 10 artisti contemporanei più popolari e stimati

Hanno rivoluzionato il mondo dell’arte, hanno invaso le aste più importanti battendo top lots da record; avere una loro opera significa rientrare in un certo status symbol; hanno provocato, comunicato, rischiato e sperimentato attraverso la loro arte...

MILANO – Hanno rivoluzionato il mondo dell’arte, hanno invaso le aste più importanti battendo top lots da record; avere una loro opera significa rientrare in un certo status symbol; hanno provocato, comunicato, rischiato e  sperimentato attraverso la loro arte. Sono gli artisti le cui opere comunemente appartengono a quella corrente che va dal 1954 a oggi, cosiddetta “contemporanea”. 

Tuttavia uno stile non si riduce unicamente ad un limite temporale, le opere d’arte contemporanea devono rispondere ad un altro criterio estetico legato alla ricerca ossessiva della trasgressione, in contrasto con i criteri artistici dell’arte classica, ma anche con quelli più recenti dell’arte moderna.

 

I 10 artisti contemporanei più popolari e stimati

 

ANDY WARHOL – Forse l’artista più influente del XX secolo. È stato un pittore, scultore, regista, produttore cinematografico,  attore, sceneggiatore ma soprattutto figura centrale della Pop Art. Nessun artista ha saputo esplorare l’immaginario collettivo del consumismo e di incarnare le contraddizioni degli Stati Uniti al pari di Andy Warhol. Le sue opere sono diventate delle icone: Marilyn Monroe, Mao Tse-Tung, per citarne alcune. La ripetizione era il suo metodo di successo: su grosse tele riproduceva più volte la stessa immagine alterandone i colori. Dalle immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali (Coca Cola, zuppe Cmpbell’s) fino alla serie delle sedie elettriche, riusciva a svuotarle di ogni significato ponendovi sopra una patina estetizzante rivelando un preciso significato.

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FRANCIS BACON – Artista celebre per il suo particolarissimo stile contraddistinto dalla deformazione delle figure umane, dell’angoscia e dell’isolamento. Nato nel 1909 a Dublino da genitori britannici, e morto nel 1992 a Madrid, fu rifiutato dalla famiglia nel momento in cui decise di dichiarare la propria omosessualità, all’età di 16 anni. La sua arte è frutto di una personalità complessa, evidentemente tormentata ed inquieta.

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KEITH HARING – È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera; ancora giovane, si trasferisce in una zona nei ditorni di Soho e dell’East Village, quartieri che gli permettono di scoprire la cultura alternativa della New York underground degli anni ’80, in cui stava esplodendo il fenomeno. I terreni d’azione per la creazione delle sue opere sono la strada e la metropolitana. Il suo stile inconfondibile si riconosce per la ripetizione di forme ricorrenti dai contorni neri e dai colori vivi e brillanti. Muore nel 1990, dopo aver contratto il virus dell’HIV.

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ROY LICHTENSTEIN – Altro emblematico artista della Pop Art. Roy Lichtenstein crea nel 1961 le prime opere, utilizzando immagini tratte dai cartoni animati e applicandovi delle tecniche ispirate alle tendenze delle pubblicità commerciali del momento. Siamo negli anni in cui il fenomeno del consumismo e della cultura Pop esplode a livelli mondiali. Il clima di serena fiducia nel presente e nel futuro si contrappongono nettamente al pessimismo precedente di matrice esistenzialista, e le immagini di fumetti ingranditi proposte da Lichtenstein sembrano rispecchiare in pieno l’esigenza di circondarsi di immagini nuove, prive di angosce esistenziali.

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MARK ROTHKO – Artista autore di “Orange, red, yellow” venduto all’asta di Christie’s per 86,9 milioni di dollari, Rothko è generalmente considerato espressionista astratto. Il quadro è per lui un tramite quasi mistico che mette in contatto con l’altro. È un’idea della pittura basata sulla riflessività indotta da grandi campiture di colore. Un alternarsi di bande monocrome, di colori differenti,  dai bordi indecisi frutto della convinzione che il senso tragico dell’esistenza si possa svelare attraverso forme semplici, non narrative, e che le emozioni di fronte al mistero della vita possano essere espresse attraverso l’assolutezza del colore.

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JOSEPH HEINRICH BEUYS – Il tedesco Joseph Heinrich Beuys é uno dei rappresentanti più emblematici delle correnti concettuali nell’arte della seconda metà del Novecento. La sua è un’arte che si muove lungo percorsi del tutto inediti, fondendo in maniera totale la sua esistenza con il suo essere artista.  Beuys, aviere dell’aviazione tedesca combattente dalla parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, è l’espressione più radicale dell’intellettuale europeo che cerca di rinascere da un passato ingombrante. Beuys inventa il concetto della scultura sociale, capace di condurre ad una società più corretta; pensa che ogni uomo sia un artista e che se ciascuno utilizzasse la propria creatività, allora saremmo tutti esseri liberi.

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BANKSY – è probabilmente lo street artist più famoso del mondo, nonché uno dei più controversi. La sua fama è dovuta anche al fatto che non se ne conosca l’identità, oltre che al messaggio “anti-sistema” di molte delle sue opere e critica al capitalismo. Lo stile di Banksy è caratterizzato dall’uso dei graffiti stencil realizzati spruzzando vernice su una o più mascherine. I suoi disegni sono a volte accompagnati da slogan contro la guerra, il potere, l’avidità.

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DAMIEN HIRST – Genio dell’arte e del mercato, capofila del gruppo Young British Artists, ha dominato la scena artistica negli anni Novanta.  “A thousand years”, è la prima sorprendente opera che Hirst crea uscito dal college. Dentro la teca, le mosche svolazzano su una testa di mucca coricata in una pozza di sangue congelato. È la sintesi di vita e morte. Le opere a seguire sono state la ripetizione di un’intuizione sempre brillante e geniale dell’artista che lo hanno reso uno degli artisti viventi più cari nel mondo dell’arte.

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JASPER JOHNS – è insieme a Robert Rauschenberg il maggiore esponente del New Dada. Inventa un nuovo stile che in seguito contribuirà alla nascita di vari movimenti artistici come l’Arte Pop, la Minimal e l’Arte Concettuale. Inizialmente Johns si dedica alla pubblicità, ma in seguito se ne allontana per indirizzarsi verso l’arte. Negli anni Cinquanta realizza «Three Flags» che diventa  l’icona del mondo contemporaneo.

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JEFF KOONS – Considerato icona neo-pop e famoso in tutto il mondo per le sue opere di grandi dimensioni che s’ispirano al kitsch, ha ultimamente realizzato la copertina del nuovo disco di Lady Gaga. La sua arte è espressa attraverso l’utilizzo di un’ampia gamma di tecniche, scultura, pittura, installazioni e fotografia, e l’utilizzo di differenti materiali tra cui colori, plastica, gonfiabili, marmo, metalli, ceramica. L’opera “Hanging Heart”, il cuore pendente, venne venduta il 14 novembre 2007 ad un’asta da Sotheby’s per la cifra di 23.561.000 di dollari.

 

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