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“Eternamente nostri”, la lettera di Beethoven all’Immortale Amata

Una delle più belle confessioni d'amore di sempre, "Lettera all'Immortale Amata" di Beethoven è una promessa di amore ed eternità

MILANO – Tra le lettere d’amore più belle di tutti i tempi c’è sicuramente quella che Ludwig van Beethoven dedicò alla sua “Immortale Amata”. La lettera, redatta in tre riprese tra il 6 e il 7 luglio 1812, è ritenuta la più bella confessione d’amore inespresso di tutti i tempi.

Immortale amata

L’identità della destinataria di questa lettera piena d’amore era, fino a poco tempo fa, sconosciuta. Recenti studi hanno, però, identificato l’Immortale Amata con la viennese Antoine von Birkenstock. La donna, di dieci anni più giovane di Beethoven, aveva sposato, per pressione paterna, il ricco mercante Franz Brentano, con il quale si era trasferita a vivere a Francoforte. Dopo la nascita di quattro figli Antoine, nel 1809, era tornata temporaneamente a Vienna con tutta la famiglia. Tornata nella sua città natale conobbe Beethoven e tra i due nacque una tenera amicizia destinata a trasformarsi in un amore che, sebbene corrisposto, era impossibile. Nell’autunno del 1812, infatti, Antonie tornò a Francoforte costringendo se stessa ad allontanarsi dal suo unico amore. Ludwig, con immenso dolore, la lasciò andare ma continuò ad amarla fino alla fine dei suoi giorni.

“Buon giorno, il 7 luglio.

Pur ancora a letto, i miei pensieri volano a te, mia Immortale Amata, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti — posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più — Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito — Sì, purtroppo dev’essere così — Sarai più tranquilla, poiché sai bene quanto ti sia fedele. Nessun’altra potrà mai possedere il mio cuore — mai — mai — oh Dio, perché si dev’essere lontani da chi si ama tanto. E la mia vita a Vienna è ora così infelice — Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini — alla mia età ho bisogno di una vita tranquilla e regolare — ma può forse esser così nelle nostre condizioni? Angelo mio, mi hanno appena detto che la posta parte tutti i giorni — debbo quindi terminare in fretta cosicché tu possa ricevere subito la lettera. — Sii calma, solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme — Sii calma — amami — oggi — ieri — che desiderio struggente di te — te — te — vita mia — mio tutto — addio. — Oh continua ad amarmi — non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato.

Eternamente tuo

Eternamente mia

Eternamente nostri”

– Ludwig van Beethoven

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