MILANO – I musei diventano social, la rivoluzione dei Beni culturali è molto 2.0. In arrivo un indice che permetterà di capire quale sia la reputazione dei 20 grandi musei nazionali. Uno strumento per capire come si parla di loro sui social confrontando i risultati.
LA RIFORMA FRANCHESCHINI – Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ci crede molto. «E’ un sistema di valutazione dei musei che servirà a recuperare il livello di arretratezza notevole nella loro presenza in rete rispetto agli standard internazionali» rivela a La Stampa. Stando alla startup toscana Travel Appeal i dati italiani sono preoccupanti: quattro musei su 10 non hanno un account Twitter e 3 su 10 nemmeno quello Facebook. Solo il 15% invece ha Instagram.
UN ANNO DI MONITORAGGI – Gli studi sui profili social sono durati un anno. Ne è venuta una classifica che rispecchia l’indice di gradimento degli utenti. Ai primi posti si collocano la Galleria nazionale dell’Umbria che riceve il consenso del 93,95% dei visitatori, la Galleria Estense con il 91,29% e il Museo del Bargello con l’88,14%. I visitatori hanno giudicato positivamente l’esperienza culturale in questi luoghi. Per quanto riguarda strettamente l’accoglienza è la Galleria Estense ad andare sul podio, accontentando il 98,74% dei visitatori, al secondo posto la Galleria Nazionale dell’Umbria con il 94,97% e al terzo il Palazzo Ducale di Mantova con il 91,03. L’Archeologico di Reggio Calabria, invece, chiude la classifica in negativo.
LA CLASSIFICA
1. Galleria Nazionale dell’Umbria
2. Galleria Estense
3. Museo del Bargello
4. Museo Nazionale Archeologico Taranto
5. Pinacoteca di Brera
6. Galleria d’Antica di Roma
7. Palazzo Ducale Mantova
8. Galleria d’Arte Moderna di Roma
9. Galleria dell’Accademia di Venezia
10. Parco Archeologico di Paestum
