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8 libri che abbandoniamo a metà lettura

Esistono alcuni libri che inizialmente sembrano convincerci ma dopo un po' ci annoiano e finiscono sullo scaffale. Ecco una lista di quelli più "abbandonati a metà lettura"

MILANO – Capita a tutti. Compriamo un libro, lo iniziamo con entusiasmo ma poi dopo qualche pagina, le aspettative che avevamo vengono disattese. Il libro in questione finisce inevitabilmente sullo scaffale della nostra libreria, a metà lettura, e le possibilità di finirlo sono piuttosto basse, se non nulle. Dopo averlo già chiesto in passato ai lettori di Libreriamo , adesso, ispirandoci a Bustle, ecco una lista dei libri che più frequentemente vengono abbandonati a metà.

“Il seggio vacante” di J.K Rowling

Pubblicato in un periodo in cui i fan di Harry Potter attendevano il seguito della saga, “Il seggio vacante” non ha riscosso un grande successo. Il motivo? Forse perché ambientato ai giorni nostri in un piccolo paesino in cui si devono tenere delle elezioni. Mondo reale, politica, niente magia.

 

“Il Trono di Spade” di George R. R. Martin (qualsiasi libro)

Diverso dalla serie tv, il libro è un grande intreccio di storie, personaggi e intrighi. Non sempre facile stare dietro alla narrazione intricata di Martin. Merita però una seconda possibilità!

 

“American Gods” di Neil Gaiman

La trama è lunga e strana ma considerato da molti un vero capolavoro.

Dopo tre anni di prigione Shadow sta per tornare in libertà quando viene a sapere della morte misteriosa della moglie e del suo migliore amico. Sull’aereo che lo riporta a casa l’uomo riceve una proposta di lavoro da un tipo piuttosto enigmatico, Mister Wednesday: Shadow accetta, ma gli servirà ancora qualche tempo per scoprire chi sia in realtà il suo capo, chi siano i suoi compagni d’affari e chi i suoi concorrenti.

 

“Storia di una ladra di libri” di Marcks Zusak

Tema centrale del libro è l’Olocausto  e viene narrato dalla morte stessa. Non è sicuramente una lettura per evadere anzi è un’opera scritta con minuzia ma profonda, che emoziona fino alle lacrime.

 

“Outlander” di Diana Gabaldon

Un libro ricco di pathos (forse troppo), ambientato in diverse epoche. Romantico, avventuroso e passionale. Se ti piacciono le storie smielate al punto giusto, potrebbe fare per te.

 

“Infinite Jest” di David Foster Wallace

Il libro di Foster Wallace è noto per essere molto lungo e difficile da leggere. Molte persone però si sono commosse durante la lettura di questa strana e filosofica narrazione sul sogno americano. Magari catturerà anche te.

 

“Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcìa Marquez

Da José Arcadio ad Aureliano, dalla scoperta del ghiaccio alla decifrazione delle pergamene di Melquíades: sette generazioni di Buendía inseguono un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da una prodigiosa fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma dell’esistenza umana.

 

“Mangia, prega, ama” di Elizabeth Gilbert

Un libro che divide. Da una parte viene percepito come un racconto profondo dall’altra è odiano perché sembra che sia solo una continua lamentela di una donna che si annoia e vuole cambiare vita. Non resta che iniziare a leggerlo per togliersi ogni dubbio.

 

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