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10 parole che ogni amante dei libri deve conoscere

Segnalate su Oxford Dictionaries scopriamo insieme dieci parole poco usate, o non conosciute, che tutti gli amanti dei libri dovrebbero sapere

MILANO – Ci sono parole che un amante dei libri utilizza frequentemente. Esistono anche alcuni vocaboli, spesso stranieri, che la maggior parte ignora perché non tradotti nella nostra lingua ma che andrebbero tenuti in considerazione. Ecco segnalate su Oxford Dictionaries dieci parole poco usate, o non conosciute, che tutti gli amanti dei libri dovrebbero sapere.

Tsundoku

Tsundoku è una parola giapponese che non ha un sinonimo nelle altre lingue. Significa “l’atto di lasciare un libro non letto dopo averlo comprato, tipicamente accumulandolo insieme ad altri libri non letti”. Potrebbe avere un significato simile all’essere sepolto sotto una pila di libri non letti, che poi è la realtà di ogni booklover.

Colophon

Un colophon è il modo più semplice per riconoscere un editore perché rappresenta il suo emblema o marchio di fabbrica. Esso si trova solitamente sul frontespizio o sul dorso di un libro. Quando un lettore inizia a notare lo stesso colophon su tutti i suoi libri preferiti, può significare che l’editore si avvicina molto alle sue preferenze di lettura, quindi dovrebbe seguirne le pubblicazioni future.

Libricide

Questo termine è usato raramente. “L’assassinio di un libro” è l’ultima cosa che un appassionato della lettura vorrebbe sapere. In inglese esiste anche la parola “biblioclasm” per indicare la distruzione intenzionale di un libro.

Bibliotaph

Il termine inglese indica le persone che custodiscono i loro libri tenendoli sotto chiave. Essi sono spesso lettori che accumulano libri e li proteggono dagli altri. Tali abitudini possono derivare dalla bibliolatria, o dalla stravagante ammirazione di un libro, che porta i lettori a proteggere le loro storie preferite. Una buona soluzione per difendere le nostre letture da coloro che involontariamente si dimenticano di restituire i libri che chiedono in prestito.

Princeps

La prima edizione o stampa di un libro è indicata in inglese con la parola “princeps”. Alcuni valgono molto sia economicamente che emotivamente; un esempio recente è la serie di Harry Potter. I collezionisti di libri sono anche alla ricerca degli incunaboli, ovvero di quei libri stampati prima del 1500.

Bibliognost

Questo termine inglese si riferisce a qualcuno che conosce libri e bibliografia. Tratto dalla radice della parola biblio, combinato con il greco “γνώστης” (colui che conosce), un bibliognost conosce le minuzie di ogni pagina.

Hamartia

Forse uno dei momenti più strazianti in un’esperienza di lettura è la caduta in rovina del personaggio amato. Questa parola si riferisce specificamente a un difetto fatale che porta alla rovina di un eroe o eroina tragica. Il termine è utilizzato prevalentemente nella Poetica di Aristotele per descrivere la distruzione di eroi dovuta all’ignoranza.

Librocubicularist

Il termine non è ancora presente nei dizionari di Oxford, ma è una parola entrata nel gergo comune dei circoli letterari per descrivere le persone che leggono a letto. Questa parola è il risultato dell’unione tra le parole latine liber (libro) e cubiculum (camera da letto).

Fascicolo

Un fascicolo indica una parte o un numero all’interno di un’opera pubblicata a rate. Oggi, questa parola è usata per indicare un volume o un numero di libri che formano insieme o una serie completa.

Scripturient

Questa parola inglese, sebbene venga usata raramente nei paesi anglofoni, indica qualcuno molto familiare per un amante dei libri: l’autore. Uno scripturient è semplicemente qualcuno che ha una passione per la scrittura che tende a fare il suo lavoro in uno scriptorium, ovvero una stanza completamente dedicata alla scrittura (come nei monasteri dove venivano copiati i manoscritti).

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