Sei qui: Home » Frasi » “Quello sguardo casuale fu l’origine di un cataclisma d’amore”: frase di Márquez

“Quello sguardo casuale fu l’origine di un cataclisma d’amore”: frase di Márquez

Dal romanzo "L'amore ai tempi del colera", una frase di Márquez per rivivere una delle storie d'amore più belle di sempre, che sopravvive per settanta anni, nonostante mille ostacoli

Per cominciare la giornata di oggi, vi proponiamo una bellissima frase di Márquez, tratta dal romanzo “L’amore ai tempi del colera” (1985), in ricordo del grande scrittore colombiano, Premio Nobel per la Letteratura, nato il 6 marzo del 1927.

Quello sguardo casuale fu l’origine di un cataclisma d’amore che mezzo secolo dopo non era ancora terminato.

Gabriel Garcia Márquez , il padre del realismo magico

Tra i più celebri scrittori in lingua spagnola, Gabriel García Márquez è considerato il padre del realismo magico. Con il suo talento straordinario ha contribuito ad attirare l’attenzione mondiale sulla letteratura latinoamericana, influenzando scrittori come Isabel Allende e Paulo Coelho. Nei suoi romanzi realtà e fantasia, storia e leggenda si intrecciano fino a confondersi. Un viaggio nel tempo e nello spazio grazie al frequente uso di flashback e prolessi, che trasportano il lettore in un vortice temporale di grande suggestione. Il suo romanzo più famoso, Cent’anni di solitudine, è stato votato nel 2007 come seconda opera in lingua spagnola più importante mai scritta, preceduta solo da Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes. Un altro capolavoro assoluto è “L’amore ai tempi del colore”, da cui è tratta la frase di Márquez che vi proponiamo oggi. 

Gabriel Garcia Marquez, le frasi e gli aforismi celebri

Gabriel Garcia Marquez, le frasi e gli aforismi celebri

Lo scrittore colombiano Marquez, autore del capolavoro ”Cent’anni di solitudine”, ha segnato con le sue opere il Novecento letterario  

L’amore ai tempi del colera

Un amore romantico e infinito, capace di pazientare, con fede incrollabile, per “cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese”. Tanto deve infatti aspettare Florentino Aziza, poeta e proprietario della Compagnia Fluviale del Caribe, prima di poter finalmente vedere realizzato il suo sogno con Fermina Daza, la più bella ragazza della Colombia. La cronaca di una lunga e fiduciosa attesa, di un desiderio che non si sopisce ma viene accresciuto dagli anni, superando tutti gli ostacoli. Una storia d’amore e di speranza con la quale, per una volta, Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo impegno di denuncia sociale, per raccontare un’affascinante epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico e splendido da cui emergono il gusto intenso per una narrazione corposa e fiabesca, le colorate descrizioni dell’assolato Caribe e della sua gente.

Casualità o destino?

Caso o destino? È il dilemma che scuote da sempre l’essere umano posto davanti alle coincidenze della vita. Ce lo chiediamo quando sfioriamo una tragedia, o quando ci accade qualcosa di straordinario. Ma c’è un momento in cui questa domanda arriva sempre e tempestiva: quando ci innamoriamo. La frase di Márquez ci riporta a questa domanda, facendo risalire una delle storie d’amore più belle di sempre alla casualità di uno sguardo. 

L’amore è anche saper aspettare

Eppure, nonostante la casualità di quel primo sguardo, la storia d’amore di Fermina e Florentino sembra scritta nelle stelle. Florentino dovrà attendere ben cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese, per incrociare nuovamente gli occhi della sua amata. Ma è proprio dall’attesa che l’amore trae vigore ed energia, rendendo invincibile di di fronte a qualsiasi ostacolo. 

© Riproduzione Riservata