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“Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici” di Victor Hugo

Per riflettere sull'importanza della natura proponiamo oggi come aforisma del giorno una frase di Victor Hugo

Una frase di Victor Hugo per ricordarci l’importanza della natura. In occasione dell’anniversario della sua scomparsa, nonché della Giornata della Biodiversità, abbiamo scelto l’aforisma di uno dei massimi scrittori della letteratura francese, le cui parole e i pensieri non hanno mai  smesso di emozionarci: Victor Hugo, lo scrittore francese nato il 26 febbraio 1802 e scomparso il 22 maggio 1885.

Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici.
Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi.

Cos’è la Biodiversità

La biodiversità è la grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro Pianeta. Una molteplicità di specie e organismi che, in relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra. La biodiversità infatti garantisce cibo, acqua pulita, ripari sicuri e risorse, fondamentali per la nostra sopravvivenza.

Tuttavia, questo fragile equilibrio è oggi a rischio a causa della nostra presenza e delle nostre attività umane. L’aumento del nostro uso e consumo delle risorse naturali, più di quanta la Terra possa produrne, sta mettendo in pericolo l’intera sopravvivenza del Pianeta. Riducendo il nostro impatto sulla Terra, gestendo al meglio le risorse, lasciando il tempo alla natura di rigenerarsi, la biodiversità potrà recuperarsi.

Victor Hugo, uno scrittore impegnato

Esaltato come lo “Shakespeare del romanzo”, paragonato a Omero da un rivale come Dostoevskij, Victor Hugo è ritenuto tra i più grandi scrittori in prosa della sua generazione. Ma, oltre alla scrittura, Victor Hugo si è sempre impegnato in campagne umanitarie e politiche per capire e agire sul presente. Ha combattuto con la sua scrittura per la libertà di espressione e di stampa, per l’emancipazione delle donne, per la scuola laica, per l’istruzione obbligatoria e gratuita, per l’abolizione del lavoro minorile, contro lo sfruttamento dei bambini e ogni forma di schiavitù.

Ed è proprio alla luce di questa sua adesione a principi solidi e radicati, che possiamo comprendere il significato profondo  delle sue parole. Come emerge dai suoi romanzi, come I miserabili o Notre-Dame de Paris, Hugo si schierava dalla parte degli esclusi, degli emarginati, del popolo, e si è interrogato su come trasmettere una cultura di qualità a un pubblico anche socialmente basso e poco colto. 

I miserabili 

 

Una grandiosa commedia umana, un romanzo epico ed enciclopedico, “scritto per tutti i popoli” da un “patriota dell’umanità” in lotta contro le ingiustizie della società. Le beffe del caso e gli imperativi del destino, la colpa e la redenzione si incarnano in una galleria di tipi esemplari. Da Jean Valjean al vescovo generoso, dalla buona prostituta Fantine al crudele poliziotto Javert. E ancora borghesi e rivoluzionari, orfani e galeotti, angeli e mostri. In un alternarsi di tinte fosche e luminose, Hugo riassume la propria visione del mondo e della storia, consegnandoci un quadro che oggi ci appassiona anche per quello che possiamo scoprirvi al di là delle sue certezze: le contraddizioni, le ambiguità, le passioni segrete di un intero secolo.

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