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Cos’è la libertà per una donna secondo Simone De Beauvoir

Quello di Simone de Beauvoir è un invito a essere intense, tenaci, caparbie, sfrontate se necessario, solo così potremo essere libere

Cosa significa essere donne libere? A dare una risposta è Simone de Beauvoir (Parigi, 9 gennaio 1908 – Parigi, 14 aprile 1986) all’interno del saggio “Quando tutte le donne del mondo…” del 1982. Si tratta di una miscellanea di articoli, interviste, note, dove l’autrice affronta senza reticenze la condizione della donna. E invita uomini e donne a considerare la vera uguaglianza dei sessi una conquista necessaria.

Una donna libera è l’assoluto contrario di una donna leggera

Il contributo di Simone De Beauvoir per i diritti delle donne

Il contributo di Simone De Beauvoir per i diritti delle donne

Filosofa, scrittrice, insegnante e saggista francese, Simone De Beauvoir è una delle figure di spicco del movimento femminista. Ripercorriamo il suo contributo

«Donne non si nasce, lo si diventa», Simone de Beauvoir

In una delle sue opere principali, “Il secondo sesso“, l’autrice analizza la condizione della donna da un punto di vista esistenzialista, morale e sociale. Ed è a partire dai temi legati alla condizione femminile che Simone de Beauvoir si impone come una delle voci femminili più prestigiose e influenti in Europa. In un testo che risuona ancora attuale, la filosofa spiega che per cambiare la condizione delle donne non basta l’accesso al voto o una serie di riconoscimenti formali.

Occorre piuttosto un mutamento profondo nel tessuto sociale, nei rapporti, nelle convenzioni. Secondo Simone De Beauvoir, bisogna perseguire una battaglia che pone sullo stesso piano i generi maschile e femminile. Senza che alcuna divisione di ruoli e modelli possa trovare una giustificazione. Perché, come afferma Simone de Beauvoir ne’ “Il secondo sesso”, «Donne non si nasce, lo si diventa.».

Perché una donna libera è il contrario di una donna leggera

Nel percorso di liberazione che una donna intraprende con sé stessa, deve prima di tutto fare i conti con una società che ha disconosciuto per secoli una reale parità intellettuale fra uomini e donne. Ancora oggi, sulle spalle di una donna pesa il fardello di una tradizione secolare, che nessun movimento femminista può cancellare con un colpo di spugna. Ma, se vogliamo essere donne libere, non possiamo fuggire la complessità, non possiamo arenarci su una spiaggia di slogan e motti a senso unico. Quello di Simone de Beauvoir è un invito a essere intense, tenaci, caparbie, sfrontate se necessario: solo così potremo guardarci allo specchio e scorgere l’immagine di una donna libera. 

Chi era Simone de Beauvoir

Scrittrice e saggista, Simone de Beauvoir è considerata una delle principali ispiratrici del movimento femminista. Nasce a Parigi il 9 gennaio del 1908 da una famiglia dell’alta borghesia che la educa con metodi rigorosi e tradizionali. Si laurea in Lettere e Filosofia alla Sorbona di Parigi, dove incontra il suo grande amore, Jean-Paul Sartre, padre dell’esistenzialismo. Dopo la seconda guerra mondiale, aderisce al marxismo, assumendo fra l’altro un ruolo politico attivo in Francia. Nel 1949 pubblica il suo primo lavoro incentrato sui temi dell’emancipazione femminile, “Il secondo sesso”. Muore il 14 aprile del 1986 a Parigi e viene sepolta accanto a Sartre nel cimitero di Montparnasse.

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