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La tragedia del Vajont vista attraverso le fotografie di Edoardo Semenza

In occasione del cinquantenario dal disastro del Vajont, è stata organizzata una mostra itinerante dal titolo ''La Storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza''...

“La Storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza” è la mostra organizzata in occasione del cinquantenario del disastro

MILANO – In occasione del cinquantenario dal disastro del Vajont, l’Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale (AIGA) ed il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) hanno organizzato una mostra itinerante dal titolo “La Storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza”. Da oggi la mostra è anche visitabile al sito www.k-flash.it/mostra_vajont. Sino a domani, l’esposizione sarà visitabile a Padova, in occasione  di un congresso internazionale in cui si approfondiranno i temi della previsione e della prevenzione dei fenomeni franosi. Farà poi tappa all’Università di Bologna dall’11 al 13 ottobre e a quella di Ferrara dal 15 al 18. Tutti gli scatti della mostra sono tratti dal libro "Le foto della frana del Vajont", edito da k-flash.

GLI SCATTI DI EDOARDO SEMENZA A TESTIMONIANZA DELLA TRAGEDIA – Curata da Monica Ghirotti, Francesco M. Guadagno, Giovanni Masè, Pietro, Paolo e Michele Semenza, la mostra illustra, attraverso le immagini scattate da Edoardo Semenza, le fasi della scoperta dell’antica massa di frana sul versante sinistro della Valle del Vajont, poco a monte della diga allora in costruzione. Le principali evidenze geologiche e geomorfologiche che lo condussero a scoprire l’antica frana nel 1959 e a definirne la forma ed i limiti sono illustrate attraverso alcune delle fotografie scattate tra gli anni 1959 e 1961. Da queste immagini traspaiono le sofferenze, le intuizioni e il progredire della consapevolezza dell’uomo, che per primo riconobbe l’esistenza dell’antica frana. In esse si rivela il suo approccio “mente et malleo”, che gli consentì di elaborarne un modello e di definirne i conseguenti scenari di rischio.

UNA TRAGEDIA PREVEDIBILE – La sua scoperta fu subito presa in considerazione dai responsabili dell’opera, almeno come ipotesi da verificare con altre ricerche ed indagini. Purtroppo la sua consulenza, durata fino al 1961, non impedì che si consumasse la tragedia. Comprendere la natura e i suoi meccanismi evolutivi è l’obiettivo preminente di coloro che operano nell’ambito delle scienze geologiche applicate all’ambiente ed al territorio. Ammirare le fotografie di Semenza significa perciò accedere alla sua dimensione personale e professionale più intima.


DIBATTITI E RIFLESSIONI SULLE CAUSE DEL DISASTRO
– La frana è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, anche per la straordinaria mole di dati disponibili, siano essi strumentali o tratti da rilevamenti. “Nella sua opera di geologo al servizio del Paese, Edoardo Semenza è sempre stato guidato dall’idea, maturata tragicamente proprio al Vajont, che per la prevenzione dei disastri naturali sia fondamentale lo studio approfondito della geologia prima della progettazione di qualsiasi lavoro di ingegneria civile”.


L’INTENTO DIDASCALICO DELLA MOSTRA
– L’auspicio è che, anche attraverso questa esposizione, l’opera di Edoardo Semenza possa servire a sensibilizzare le coscienze sulla necessità della conoscenza della geologia per il rispetto e la protezione dell’ambiente. Questa mostra vuole perciò essere anche un invito al lettore a proseguire nelle ricerche a partire da quelle di Edoardo Semenza e di altri studiosi, che da allora hanno dedicato tanto del loro impegno allo studio della frana del Vajont.

9 ottobre 2013

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